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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2011 alle ore 19:31.
A Torino tutto è pronto per le primarie del centrosinistra, primo atto del dopo Chiamparino. E l'ultimo confronto pubblico tra i cinque candidati (giovedì sera) si è chiuso con scambi di battute infiammati e reciproche accuse tra i due principali protagonisti. In pole position c'è Piero Fassino, torinese doc, ultimo segretario dei Ds, più volte ministro (del Commercio estero e della Giustizia). Che è insidiato da Davide Gariglio, consigliere regionale Pd, ex margheritino, con al suo attivo diversi incarichi di responsabilità nelle municipalizzate della città, già presidente del consiglio della regione con Mercedes Bresso. Si è ritirato dalla competizione Roberto Tricarico (assessore all'Ambiente della giunta Chiamparino) per non aver raccolto tutte le firme necessarie. E ora tifa per l'ex ministro.
Ma pensare che l'elettorato democratico torinese sia diviso tra ex Ds e ex Margherita o tra ex comunisti e ex democristiani sarebbe un errore. Un pezzo dei cattolici democratici (una parte di Modem) sta con Gariglio, mentre un'altra parte si è espressa pubblicamente per Fassino, appoggiato anche dai cristiano-sociali, dalle Acli e da una fetta della Cisl. Allo stesso modo non è vero che la sinistra del Pd torinese sia tutta con l'ex segretario. Davide Gariglio è appoggiato infatti da Roberto Placido, vice presidente del consiglio regionale, ex dirigente del partito comunista (nell'area della sinistra riformista), poi tra i fondatori della corrente Sinistra per. Con Gariglio c'è pure Mauro Laus, anche lui consigliere regionale, di professione imprenditore, uscito dal Pd un anno fa e poi rientrato. Uno che al suo attivo vanta un buon numero di preferenze.
In caso di scarsa partecipazione potrebbe risultare avvantaggiato Gariglio
E poi ci sono i rottamatori. Gariglio nella campagna elettorale ha contrapposto più volte il messaggio di giovinezza (il suo) a quello del "dirigente politico romano" (Fassino). Possibile che il voto di chi fa riferimento a quest'area si divida, anche se Ilda Curti, giovane assessore alle politiche per l'integrazione della giunta Chiamparino, si è espressa a favore di Fassino. Quel che sembra, dicono gli esperti, è che se alle primarie l'affluenza sarà consistente allora l'ex segretario Ds potrebbe vincere. In caso invece di scarsa partecipazione potrebbe risultare avvantaggiato Davide Gariglio.