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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2011 alle ore 22:30.
«Essere eletti dal popolo, anche se si è eletti con il 99,9 per cento dei voti, non comporta sentirsi al di sopra della legge e quindi unto dal signore e coperto da una stabile impunità». Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini in un'intervista a Annozero.
«A lungo andare - ha aggiunto Fini - questa presunzione determina quel conflitto istituzionale in presenza del quale, purtroppo, ci troviamo».
«Non sono diventato presidente della Camera - ha scherzato Fini - perché ho vinto un concorso». Quindi ricordando l'accordo del 2008 Fini ha sottolineato che «il Pdl è nato dopo. Credo di poter dire, senza presunzione, che Berlusconi è presidente del Consiglio anche per quei voti che il mio personale impegno e la mia faccia hanno portato a quella lista». Il presidente della Camera ha poi ricordato che il patto fra lui e il premier «lo ha rotto Berlusconi quando mi ha messo alla porta».
«Si è molto discusso sul conflitto d'interessi di Berlusconi ma bisognerebbe capire l'interesse al conflitto. Ha sempre bisogno di un nemico contro cui scagliarsi: la sinistra, la magistratura, le trasmissioni televisive, l'amico infedele. ottenere il sostegno della curva con cose che esulano dalle attività di governo». lo ha detto in un'intervista ad Annozero il presidente della Camera Gianfranco Fini.