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Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2011 alle ore 18:52.
Il centrosinistra ci crede, crede di poter vincere le elezioni comunali a Milano con Giuliano Pisapia contro Letizia Moratti. Nonostante affittopoli, nonostante il Pio Albergo Trivulzio da cui la compagna di Pisapia, Cinzia Sasso, ha affittato a lungo un appartamento. Fatti sui quali, chiarisce il candidato sindaco «i disagi sono superati». A poche ore dalla manifestazione al teatro Dal Verme dove si presenta il programma elettorale, «costruito» dalle officine (un migliaio di persone che hanno lavorato insieme) l'aspirante primo cittadino e i partiti che lo sostengono ribadiscono la loro fiducia.
Che si possa battere la Moratti lo dicono a gran voce tutti i leader dei partiti di coalizione. E il diretto interessato. «Questa - sottolinea Pisapia - è la più ampia coalizione che il centrosinistra ha avuto in appoggio a un candidato negli ultimi 20 anni ed è la prima volta in Italia che il programma per una competizione amministrativa è costruito da più di mille persone». Insomma «a Milano ci sono idee e gente pronta a governare e a migliorare la città».
Quattro i punti essenziali del programma: aria pulita, «pulita da tutto», precisa Giuliano Pisapia, intendendo così parlare della necessità della «massima trasparenza amministrativa», lavoro, mobilità sostenibile e cultura da esportare anche in periferia. Il candidato sindaco del centrosinistra chiede inoltre che i cinque referendum consultivi sull'ambiente che si terranno nei prossimi mesi a Milano vengano accorpati alle comunali anche se, allo stato attuale, alcune norme lo impediscono. Con Pisapia ci sono Pd, Sinistra e libertà (Sel), Idv, Federazione della Sinistra, socialisti, verdi e radicali. Arriverà poi anche la lista civica con professionisti, esponenti del mondo della cultura e «delle partite Iva».
Roberto Cornelli, segretario metropolitano del Pd assicura: «I democratici faranno la loro parte. Compatti e uniti». Perché a Milano è ora di colmare «la distanza di fiducia che si è creata tra cittadini e governo, la città deve tornare ad essere motore dello sviluppo economico e civile».
Essere al fianco di Pisapia è «un onore» per l'Idv. Lo dice il consigliere regionale Giulio Cavalli che vede nel candidato sindaco lo «scoperchiatore» di cui Milano ha bisogno per «avere la possibilità di rinascere». L'Italia dei valori, promette, sarà il «pungolo leale» della coalizione.