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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2011 alle ore 18:54.

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Sono tre gli organismi attraverso i quali si snoderà la trama parlamentare della richiesta di conflitto di attribuzione sul caso Ruby sollevata ieri dalla maggioranza. E in due di questi l'opposizione è avanti. A cominciare dall'ufficio di presidenza, guidato da Gianfranco Fini e composto da 4 vicepresidenti, 3 deputati questori e 8 deputati segretari.

L'ufficio di presidenza a Montecitorio: avanti l'opposizione
Qui, infatti, sui 19 membri che lo compongono il centro-sinistra può contare su 10 teste: 5 per il Pd (Bindi, De Biasi, Bocci, Albonetti e Lucà); 2 centristi (Buttiglione e Lusetti), un esponente dell'Mpa (Lombardo), uno di Fli (La Morte) e una dipietrista (Mura). La maggioranza, invece, annovera al momento 8 voti: 7 Pdl (Leone, Lupi, Colucci, Mazzocchi, Fallica, Fontana, Milanato) e un leghista (Stucchi). Il diciannovesimo è Fini. Ma gli equilibri sono destinati a cambiare di qui a poco perché il gruppo dei responsabili, neo puntello del premier, ha già chiesto di avere un suo rappresentante all'interno dell'organismo (l'elezione per il nuovo componente è fissata per il 9 marzo).

Pd e terzo polo controllano anche la giunta per il regolamento
Opposizione avanti anche nella giunta per il regolamento dove la bilancia segna 6 a 5 a favore del centro-sinistra. Che annovera due deputati del Pd (Bressa e Sereni), un centrista (Dionisi), un finiano (Bocchino), un esponente dell'Idv (Favia) e Lanzillotta dell'Api. La maggioranza ha cinque componenti dalla sua: tre del Pdl (Leone, Gava e Calderisi), un leghista (Molteni) e un responsabile (Milo).

La giunta per le autorizzazioni nelle mani della maggioranza
Pdl e Lega sono invece sopra nella giunta per le autorizzazioni: 11 voti contro i dieci dell'opposizione. L'asse Pld-Lega-responsabili può infatti contare su: 7 pidiellini (Bernini, Costa, Gava, Leone, Paniz, Santelli e Sisto) 2 del Carroccio (Follegot e Paolini), 2 responsabili (Belcastro e Cesario). Mentre per l'opposizione ci sono 5 democratici (Castagnetti, Ferranti, Rossomando, Samperi e Turco), 2 finiani (Consolo e Lo Presti), un esponente dell'Idv (Palomba) e due centristi (Dionisi e Mantini).

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