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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2011 alle ore 20:12.

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L'annuncio di Alfano: la prossima settimana Consiglio dei ministri su riforma della giustiziaL'annuncio di Alfano: la prossima settimana Consiglio dei ministri su riforma della giustizia

La prima notizia è che il Consiglio dei ministri straordinario che dovrà varare la riforma costituzionale della giustizia potrebbe essere convocato per la prossima settimana. La seconda è che nella relazione del guardasigilli, Angelino Alfano, al centro oggi della consulta Pdl sulla giustizia, non c'è la riforma della Consulta, di cui pure aveva parlato il premier Silvio Berlusconi nelle scorse settimane. La maggioranza dunque prova ad accelerare su uno dei pilastri del programma di governo, anche se oggi il ministro della Giustizia si è limitato a illustrare le linee guida del riassetto che l'esecutivo sta mettendo a punto.

Resta obbligatorierà dell'azione penale
Innanzitutto i tempi, dunque. «Cdm la prossima settimana? Credo di sì», è stata la lapidaria risposta consegnata da Alfano ai cronisti al termine della riunione. «Penso - ha aggiunto - che nel Consiglio dei ministri di domani darò comunicazione sugli sviluppi che ci sono stati all'ultima seduta e credo che domani sarà individuata la data per il Cdm straordinario». Quanto ai contenuti della riforma il guardasigilli ha chiarito che non ci sarà alcuna cancellazione dell'articolo 112 della Costituzione, quello che obbliga il pm ad esercitare l'azione penale. «Abbiamo sostanzialmente deciso - ha spiegato il guardasigilli - che l'obbligatorietà dell'azione penale rimane. Stiamo valutando se intervenire con una legge ordinaria a regolarne le modalità. Non c'è nessuna possibilità - ha concluso Alfano - che l'articolo 112 sia cancellato».

Il guardasigilli: con Lega condiviso impianto riforma
Il ministro ha quindi spiegato che il riassetto del governo verte «sulla separazione delle carriere, sulla parità di accusa e difesa, su un disciplinare non domestico». E punta a una «architettura che garantisca l'effettività del primato del giudice». Alfano ha anche chiarito che con il Carroccio «è stato condiviso l'impianto di fondo della riforma» costituzionale della giustizia su cui il Guardasigilli ha riferito i capisaldi nel corso della consulta del Pdl. Proprio su richiesta della Lega, ha aggiunto Alfano, si sta lavorando sull'articolo 106 della Costituzione, così da contemplare le modalità di partecipazione del popolo all'amministrazione della giustizia: «Siamo aperti ai suggerimenti della Lega, stiamo lavorando assieme» per arrivare «ad una amplia condivisione». (Ce. Do.)

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