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Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2011 alle ore 16:20.

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Oltre 6.300 migranti sbarcati sulle coste italiane nei primi due mesi del 2011, contro i 4.400 di tutto lo scorso anno. Invertendo il trend migratorio che dal 2008 aveva visto una diminuzione degli arrivi. Una presenza, quella degli stranieri in Italia provenienti dal Mediterraneo, che va rapidamente aumentando in conseguenza delle rivolte che segnano l'area, ma che è già molto forte, come dimostrano, tra l'altro, gli ultimi dati sulle imprese guidate da immigrati nordafricani o sugli studenti che frequentano le nostre scuole. A dirlo è il rapporto «International migration outlook», elaborato da Ocse-Censis e presentato oggi a Roma, che si concentra, in particolare, sui migranti provenienti dal Nord Africa. Proprio oggi il ministro del'Interno, Roberto Maroni, ha reso noto che l'Italia ha predisposto un piano B per
affrontare una eventuale fuga di massa dal nord Africa
.

VIDEO/Il piano B dell'Italia e gli sbarchi a Lampedusa (di Nicoletta Cottone)

In Italia vivono 4,2 milioni di stranieri, oltre 675mila di paesi del Mediterraneo
Lo scorso anno la popolazione proveniente dai paesi del Mediterraneo regolarmente residente in Italia ha toccato quota 675.190 persone. Vale a dire il 15,9% dei 4,2 milioni di stranieri in Italia. Per quanto riguarda il Nord Africa, sono i marocchini a raggiungere la presenza più elevata nel nostro Paese, con più di 431mila residenti, che rappresentano la terza comunità sul territorio nazionale, dopo rumeni e albanesi. A seguire ci sono tunisini (103mila) e egiziani (82mila). Anche sui banchi delle scuole gli alunni provenienti dal Mediterraneo occupano una parte consistente dei bambini immigrati: nell'anno scolastico 2008-2009 il Censis ha registrato più di 629mila alunni stranieri, di cui il 18,8% è costituito proprio da marocchini, tunisini ed egiziani.

Oltre 80mila piccole imprese guidate da stranieri da Maghreb e Medio Oriente
Segnali di integrazione provengono dal mercato del lavoro, dove molti degli immigrati che arrivano da Maghreb e Medio Oriente si sono specializzati nel commercio e nella ristorazione, soprattutto nelle grandi città. Nel 2010 in Italia risultavano attive circa 80mila gestite da stranieri provenienti dal Mediterraneo: più di 50mila hanno un titolare venuto dal Marocco, circa 11mila ciascuno, invece, da Tunisia ed Egitto. Da segnalare, sottolinea il rapporto, anche la rapida crescita avvenuta negli ultimi anni di imprese di algerini (2.459 contro le 426 del 2000) e di turchi (1.777 contro le 332 di dieci anni prima).

A dura prova l'apparato di prima accoglienza
«Se l'esodo dovesse continuare e ampliarsi, come al momento sembra prevedibile, verrà messo a dura prova l'apparato di prima accoglienza del nostro Paese. Se i flussi continuassero a questo ritmo arriveremmo a 30-40mila sbarchi a fine anno - ha detto Carla Collicelli, vicedirettore generale Censis -. La situazione va affrontata attraverso una collaborazione fattiva da parte di tutti i paesi dell'Unione europea». Agli immigrati che vivono regolarmente in Italia da anni, «la cui integrazione e stabilizzazione è avvenuta spesso in modo informale, più che guidato - ha spiegato Collicelli, bisogna offrire politiche più strutturate».

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