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Questo articolo è stato pubblicato il 04 marzo 2011 alle ore 15:05.

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Falsi profili su Facebook di scrittori famosi,l'ultima provocazione di Tommaso DebenedettiFalsi profili su Facebook di scrittori famosi,l'ultima provocazione di Tommaso Debenedetti

Contento di essere il "campione della menzogna", il giornalista freelance Tommaso Debenedetti ha confessato a El Pais di avere creato su Facebook una falsa pagina del Premio Nobel Mario Vargas Llosa e di altri scrittori famosi.
Il debutto su Facebook del geniale falsario italiano, che negli ultimi dieci anni ha pubblicato un centinaio di interviste inventate con scrittori e personaggi celebri, ha scatenato nei giorni scorsi un putiferio alla Fiera del Libro di Buenos Aires.

Alcuni intellettuali argentini vicini al governo hanno protestato contro la presenza prevista di Vargas Llosa all'inaugurazione della Fiera del Libro, il 20 aprile, a causa delle dichiarazioni contrarie alla presidenza Kirchner e al populismo peronista comparse su una pagina di Facebook a suo nome. "Non conosco Facebook, né lo pratico.. non ho contestato nessuno attraverso Facebook. Tutto quello che mi viene attribuito da questo mezzo è opera di impostori ed è falso" ha assicurato il Premio Nobel peruviano a El Pais a Buenos Aires.

L'impostore è Tommaso Debenedetti, scrive El Pais da Roma. E' l'uomo che ha inventato di sana pianta interviste a scrittori come Philip Roth, lo stesso Vargas Llosa, Derek Walcott e a personaggi come Joseph Ratzinger, Mijail Gorbaciov e Noam Chomsky.

Tommaso Debenedetti si è assunto la paternità della pagina falsa di Facebook: "Ho aperto la pagina di Vargas Llosa un mese fa, come quelle di Almudena Grandes, Abraham B. Yeoshua, Umberto Eco e altri autori", ha detto al telefono a El Pais.

Sul falso profilo Facebook di Vargas Llosa, Debenedetti ha scritto: "Chiedo scusa a Vargas Llosa e agli amici e invito a riflettere sui rischi che comporta questo grande mezzo che è Internet e Facebook in particolare. Tutti, su Facebook, possono essere chiunque e dire a suo nome qualunque cosa". Il falsario ha minacciato: "Annuncio anche che questo esperimento, che è anzitutto un gioco, continuerà con altri profili".

La falsa pagina di Vargas Llosa su Facebook ha più di cento amici, quasi tutti reali. Sul finto profilo dello scrittore è comparso un messaggio in cui egli dice che andrà alla Fiera del Libro di Buenos Aires. Il finto Vargas Llosa poi risponde con durezza alle critiche e alle proteste argentine e dice che tutto quello che sta scritto sul governo in Argentina è vero.

Con le interviste false, spiega El Pais, Debenedetti afferma che la sua intenzione non è pregiudicare gli autori, ma "semplicemente spingere la gente a riflettere sulla labile frontiera che divide la verità dalla menzogna nell'attuale sistema dell'informazione".

Nella lista di pagine di autori celebri create da Debenedetti su Facebook, ci sono anche Umberto Eco, Philip Roth e Andrea Camilleri. Nel luglio 2010, in un'intervista a El Pais, Debenedetti aveva ammesso di avere fatto decine di interviste false "con l'unico obiettivo di denunciare che l'informazione in Italia non esercita i controlli necessari per garantire la verità".

Il caso, che è arrivato sulle pagine del New Yorker, fu scoperto da Philip Roth, quando una giornalista di La Repubblica gli chiese se era certo di avere fatto alcune dichiarazioni di critica a Barack Obama. Roth negò e cominciò a indagare.

Nato a Roma nel 1969, professore di italiano e storia in una scuola media, figlio e nipote di illustri critici letterari, Debenedetti si era detto soddisfatto del lavoro svolto. "Sono contento di essere il campione della menzogna", aveva affermato a El Pais. "Credo di avere inventato un genere nuovo e spero di pubblicare nuovi falsi nel mio web e tutta la collezione in un libro, con prologo, beninteso, di Philip Roth".

"Ora forse la sua provocazione è andata troppo in là", scrive El Pais, che conclude citando un commento pubblicato sulla falsa pagina di Vargas Llosa: "Sostituirsi alla personalità di altri è un reato".

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