Oprah Winfrey rilancia il turismo in Egitto con uno show in diretta da piazza Tahrir

Oprah Winfrey, regina dei talkshow americani e sesta donna più influente al mondo secondo il magazine Fortune, condurrà un programma in diretta da piazza Tahrir, al Cairo, epicentro della rivolta popolare che ha portato alle dimissioni il presidente Hosni Mubarak.

Secondo il quotidiano al Ahram, la Winfrey ha accettato senza esitazione l'invito del ministro del Turismo Mounir Fakhri Abdelnur di recarsi al Cairo, nell'ambito di una campagna per rilanciare il turismo dopo la rivoluzione del 25 gennaio. Il progetto prevede la trasmissione di un programma in diretta da piazza Tahrir che si terrà in uno dei prossimi venerdì di marzo.

Anche se non c'è ancora la conferma ufficiale è probabile che la star televisiva, che ha lanciato nel gennaio scorso il suo network via cavo visibile in 145 paesi nel mondo, partecipi allo show egiziano.

Turismo in ripresa. Riaperto il museo del Cairo
I primi timidi segnali di ripresa in Tunisia e Egitto arrivano dalla Germania e dall'Italia, che con il suo milione e 200mila turisti nel 2010, è tra i i primi quattro paesi per presenza.
La Farnesina ha appena revocato la raccomandazione a evitare viaggi nella capitale egiziana, pur consigliando prudenza, mentre per Mar Rosso, Luxor e Assuan c'è ormai un ritorno alla normalità.

«Apriamo le braccia ai turisti di ogni parte del mondo, abbiamo bisogno del vostro appoggio per ricostruire il nuovo Egitto democratico che rispetta i diritti umani», aveva dichiarato il ministro, pochi giorni fa, molto preoccupato per la perdita del mancato afflusso di turisti che è stata di un miliardo di dolllari. Intanto il 20 febbraio è stato riaperto il museo egizio che si affaccia proprio su Piazza Tahrir. Nelle sale del museo, presidiate da soldati dei reparti speciali, il primo giorno si sono presentati appena 87 turisti stranieri contro i 4-5 mila dei periodi di alta stagione. Ma la speranza è che i numeri tornino a salire, anche perché le 14 teche spaccate dai saccheggiatori sono già state rimesse a posto e all'appello mancano solo una decina di pezzi dei 165mila che può vantare quella che è una delle prime attrazioni turistiche al mondo. (L.B.)

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