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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2011 alle ore 11:39.

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«Giovedì, in un consiglio dei ministri straordinario, presenteremo una riforma che certamente sarà epocale. Presenteremo la riforma della giustizia. E davvero sarà epocale». Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con avezzano (L'Aquila), al convegno di «noi riformatori», trasmesso in diretta da Sky tg24, torna a parlare di giustizia rilanciando il progetto di riforma.

I tre cardini della riforma
Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha confermato che la prossima settimana presenterà in Consiglio dei Ministri la riforma della giustizia che «contiene tre principi cardine». «Accusa e difesa devono essere alla pari e quindi devono essere giudicati da un giudice imparziale. Oggi pm e giudici si danno del tu e hanno stessi uffici e uguale Csm», ha spiegato il ministro, indicando la strada della separazione delle carriere. «Se un magistrato sbaglia - ha proseguito -, come per i medici e gli avvocati deve esserne responsabile». L'ultimo cardine, ha indicato il ministro, è la riforma del Csm perchè «se la magistratura deve essere autonoma dai poteri, deve essere anche senza nessuna influenza interna e, quindi, devono essere giudicati da un organismo terzo».

Avanti sulle intercettazioni
Il premier ha ribadito l'intenzione di andare avanti sul fronte intercettazioni. Si tratta di un fronte su cui c'è la possibilità di andare avanti, mentre «prima Fini ce lo impediva». «I cittadini - ha detto il premier - sono stufi di leggere sui giornali intercettazioni di telefonate anche personali. Dobbiamo tornare alla tutela della privacy».

Lavoriamo alla riforma tributaria
Tra le altre riforme a cui il governo sta lavorando ci sarebbe anche quella tributaria che, ha detto Berlusconi, il governo starebbe pensando assieme a sindacati e imprese».Questa riforma, ha aggiunto, «è assai importante perchè abbiamo leggi che risalgono a 40 anni fa, che sono così complicate che nemmeno i più bravi commercialisti sono in grado di applicare».

No a elezioni anticipate
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha assicurato che «non ci saranno elezioni politiche anticipate» perchè «sarebbe veramente un danno per il nostro Paese dare un segnale di non avere stabilità di governo», soprattutto alla «finanza internazionale». È «molto importante avere un governo stabile e nel pieno dei poteri anche per quello che succede in Egitto in Tunisia e in Libia», ha detto.

Mai attaccato la scuola pubblica
Il premier è tornato anche sulla polemica per le parole da lui pronunciate sulla scuola pubblica. «Noi abbiamo difeso in modo concreto la scuola pubblica» con la riforma e riteniamo che gli insegnanti abbiano «un ruolo fondamentale nell'educazione dei nostri figli». Berlusconi ha anche sottolineato che gli insegnanti «ricevano uno stipendio assolutamente inadeguato» per questo ruolo. «Io non ho mai attaccato la scuola pubblica», ha detto il presidente del Consiglio. «La scuola alla sinistra è servita solo come ammortizzatore sociale, come serbatoio politico. Abbiamo difeso la scuola pubblica con le riforme».

Sul caso Ruby donne strumentalizzate
In giornata il premier ha inviato anche un messaggio alla prima Conferenza nazionale sul lavoro e occupazione femminile del Pdl. Sulla scia delle polemiche per lo scandalo Ruby nonché delle manifestazioni delle donne italiane pronte a scendere ancora in piazza per difendere la loro dignità il premier Silvio Berlusconi ha detto: «Chi cerca di strumentalizzare politicamente le donne, non ne difende la dignità, ma le mortifica». «Me l'avete sentito dire tante volte - ha detto Berlusconi- voi donne siete più brave di noi, più brave a scuola, all'università nel lavoro. Lavorate come e più di noi. Sapete progettare, gestire, creare. Avete talento e determinazione in qualsiasi attività affrontiate. Noi uomini riconosciamo questo talento in ogni ambito della vita e vogliamo che divenga un fatto normale e non eccezionale che le donne ricoprano ruoli decisionali nella nostra società nel pubblico come nel privato». Per il premier «le donne sono il miglior esempio di quel fare che nostro governo si é posto come obiettivo e come metodo. Siete pragmatiche e vi ponete obiettivi concreti per lo sviluppo e il miglioramento dell'italia».

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