Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2011 alle ore 08:13.

My24

«La memoria è il nostro impegno come cittadini e come persone per onorare e rispettare il sacrificio degli eroi italiani delle missioni di pace». Così l'amministratore delegato del Sole 24 Ore, Donatella Treu, ha salutato la firma dell'atto costitutivo della «Fondazione Memoriale Caduti di Pace», avvenuta ieri a Palazzo Chigi. La Fondazione è nata da un'iniziativa del Sole 24 Ore, sostenuta successivamente da Wind. «Sono felice - ha sottolineato Donatella Treu - che sia stato Il Sole 24 Ore a proporre l'idea e ringrazio tutti coloro che l'hanno sostenuta e la sosterranno».

L'idea del Memoriale, come ha ricordato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, è stata lanciata sulle pagine del Sole 24 Ore dal direttore Gianni Riotta, che all'indomani dell'attentato di Kabul del 17 settembre 2009 «pubblicò in rassegna i nomi degli eroi. Era il settembre del 2009: erano 138 i caduti e lui pubblicò la foto di tutti annunciando che lanciava questa iniziativa. Sono passati meno di due anni e oggi quei 138 sono diventati 167». Due pagine tutte dedicate ai nomi e ai volti degli eroi morti nelle missioni di peacekeeping. Dall'Eritrea all'Afghanistan, ricordando tutte le vittime, una per una, compresa Maria Cristina Luinetti, prima vittima donna, uccisa con tre pallottole da un folle il 9 dicembre 1993 nel poliambulatorio italiano di Mogadiscio dove lavorava come infermiera.

Al ricordo dei tanti eroi di pace si abbina subito la proposta di realizzare un monumento per i caduti italiani nelle missioni internazionali di pace. Un Memoriale che potesse annunciare un messaggio di pace, informare e favorire una cultura fondata sulla memoria condivisa, sul rispetto e sul dialogo tra le parti. Dalle pagine del giornale è stato avviato un concorso informale che ha raccolto 30 idee di progetto tra architetti di fama nazionale e mondiale. I trenta progetti sono stati presentati il 15 dicembre 2009 alla Camera dei deputati, ospite Gianfranco Fini, incassando un'adesione bipartisan dal mondo politico. Il presidente della Camera disse che il monumento avrebbe aiutato anche i giovani a capire «cosa significhi nazione». Diede un «sostegno incondizionato» all'iniziativa anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, colse l'occasione per rilanciare il multilateralismo, ma anche la centralità dell'architettura nelle grandi trasformazioni urbane. Il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, chiese a governo e istituzioni di «passare dalle parole ai fatti». Ora la Fondazione per rendere operativo un monumento che sia luogo di riflessione e commemorazione.

Shopping24

Dai nostri archivi