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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2011 alle ore 12:50.

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Scandalo sanità in Puglia, la giunta delle immunità di palazzo Madama ascolta il senatore del Pd Tedesco (Emblema)Scandalo sanità in Puglia, la giunta delle immunità di palazzo Madama ascolta il senatore del Pd Tedesco (Emblema)

La giunta delle elezioni e delle immunità del Senato ascolta oggi il senatore autosospeso del Pd Alberto Tedesco, oggetto dell'inchiesta della magistratura sulla sanità pugliese. Un primo esame dell'ordinanza con cui il gip aveva chiesto la custodia cautelare per l'imprenditore sanitario era stato svolto dai componenti della giunta presieduta da Marco Follini la settimana scorsa. Il senatore Tedesco, quindi, esporrà le sue ragioni e, a quanto si è appreso, non è detto che l'audizione si esaurisca nell'arco della giornata.

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Tedesco, importante imprenditore della sanità in Puglia è stato assessore alla Sanità della regione durante il primo governo di Nichi Vendola, la cui posizione processuale è stata invece archiviata. La circostanza che l'ex assessore «sia oggi un senatore della Repubblica è già di per sé sintomatica della notevole e indiscussa influenza che l'indagato può a tutt'oggi esercitare sul tessuto politico e amministrativo, sia a livello locale che nazionale, perpetuando così le medesime condotte illecite realizzate al tempo in cui lo stesso era ai vertici della sanità regionale - scrive la procura nella richiesta di arresto, condivisa dal gip Giuseppe De Benedictis -. La carica ricoperta comportando per ragioni istituzionali contatti e collegamenti con la società civile e imprenditoriale con l'autorevolezza ed prestigio proprio di un rappresentante del parlamento nazionale, permette tuttora di rivestire l'indagato di quella autorità e/o supremazia, anche solo funzionale, consona alla carica di alto rappresentante delle istituzioni nazionali, al pari della carica, un tempo ricoperta, di membro di un governo regionale. È del tutto evidente come il rischio del ripetersi di episodi delittuosi analoghi a quelli emersi dalla presente indagine non possa dirsi in alcun modo neutralizzato nè in alcuna misura affievolito dalla circostanza che l'odierno indagato - a cui va attribuito un indiscusso ruolo apicale all'interno della compagine associativa, unanimemente ed a più riprese riconosciuto dagli altri consociati - non ricopra più lo stesso incarico che aveva propiziato gli episodi attualmente contestati», conclude l'ordinanza del Gip.

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