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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2011 alle ore 06:37.

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È battaglia alla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera sul conflitto di attribuzioni chiesto dalla maggioranza contro le toghe di Milano nel processo-Ruby. E i tempi si allungano. Ieri Pdl e Lega hanno maldigerito il rinvio di una settimana disposto dal presidente Pierluigi Castagnetti per studiare la documentazione allegata alla lettera dei capigruppo della maggioranza. L'opposizione vuole più tempo per approfondire «un caso senza precedenti» e perciò chiede l'audizione di costituzionalisti (Udc) e l'acquisizione della sentenza del 3 marzo scorso della Cassazione sul caso Mastella (di imminente pubblicazione), dove si afferma che è il giudice a stabilire la natura ministeriale del reato e, una volta esclusa, che non ha alcun obbligo di comunicazione alla Camera di appartenenza. Richieste bocciate, perché «inutili», dal capogruppo Pdl in giunta, Maurizio Paniz, che ha insistito per un rinvio più breve, ma senza successo.

Intanto ieri la Consulta ha dichiarato «ammissibile» il conflitto del Senato contro i magistrati di Napoli, nell'ambito della vicenda giudiziaria riguardante l'ex ministro Mastella. Una decisione preliminare che - ricordano a palazzo della Consulta - non è un'anticipazione di giudizio favorevole né sul merito né sull'ammissibilità del ricorso, di cui si ridiscuterà nell'udienza di merito da fissare. Ma anche la Consulta potrebbe attendere la sentenza della Cassazione sulla medesima vicenda. Per Gaetano Quagliariello, tuttavia, il via libera della Corte «è importante» perché «fa strame di veline inopportunamente propalate da sedicenti gole profonde e incautamente sfruttate dall'opposizione». Il riferimento è appunto alla sentenza della Cassazione e al suo peso nel caso-Ruby. Per Italo Bocchino (Fli) è infatti «improbabile» che, dopo quella sentenza, la Consulta dia via libera al conflitto sul caso-Ruby, che i futuristi sono contrari a sollevare. Idem per Pd, Idv e Udc. Ma a decidere sarà l'Ufficio di presidenza e Gianfranco Fini avrà un ruolo centrale.

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