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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2011 alle ore 21:34.

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Scarcerati fratello e nipote di Michele Misseri.Scarcerati fratello e nipote di Michele Misseri.

Il tribunale del riesame di Taranto ha annullato l'ordinanza con cui il gip il 24 febbraio scorso aveva ordinato l'arresto di Cosimo Cosma e Carmine Misseri, rispettivamente nipote e fratello di Michele Misseri. La decisione è arrivata dopo più di otto ore di camera di consiglio. I due erano accusati di aver aiutato Michele Misseri ad occultare il corpo della povera Sarah.

L`udienza al riesame di martedì scorso era stata aggiornata a oggi dopo che gli avvocati Raffaele e Serena Missere avevano eccepito sulla mancata consegna alla difesa delle intercettazioni ambientali tra Mimino Cosma e la moglie Maria Ferrara depositate dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto Mariano Buccoliero direttamente in aula.

I legali di Mimino Cosma avevano sollevato la questione della violazione del diritto di difesa. Si tratta di intercettazioni compiute a novembre nelle quali Cosma e la moglie Maria Ferrara commentano l`inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi e gli interrogatori cui sono stati entrambi sottoposti dai carabinieri quali persone informate sui fatti. I loro colloqui vengono captati da una cimice piazzata nell`auto della coppia. Per il legale dell`uomo sarebbero irrilevanti ai fini dell`accertamento della verità. Gli avvocati lamentavano anche la mancata trasmissione del verbale relativo all'incidente probatorio del 19 novembre scorso, in cui Michele Misseri fornì la sua ultima versione dei fatti confessando di aver nascosto da solo il corpo della nipote quindicenne. Le motivazioni del riesame che ha scarcerato Cosma e Misseri si conosceranno nei prossimi giorni.

Cosima Serrano querela madre e cognata di Cosimo Cosma
Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri, ha sporto querela nella caserma dei carabinieri di Avetrana nei confronti della madre e della cognata di Cosimo Cosma, nipote di zio Michele, per le dichiarazioni rese in due interviste mandate in onda martedì scorso nel corso della puntata di 'Porta a Portà, dedicata all'omicidio di Sarah Scazzi. Ai microfoni dell'inviata della trasmissione, la madre di Cosma aveva detto tra l'altro «Perchè non arrestano a Cosima Serrano?...che sa tutto. E perchè non è indagata? È lei l'autrice di tutto, lei sa tutto. Sa tutto Cosima, non è che è innocente, lei sa tutto». Nell'altra intervista la cognata di Cosma aveva accusato Cosima Serrano e Sabrina Misseri di aver «sempre maltrattato» Michele Misseri, tanto che quest'ultimo starebbe meglio in carcere che a casa.

Per l'ex legale di Sabrina restano le esigenze cautelari
Il gip del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, ha nel frattempo rigettato l'istanza di revoca dell'interdizione per due mesi dall'attività professionale disposta nei confronti di Russo e notificata al legale il 2 marzo scorso: le esigenze cautelari restano »inalterate«, anche perchè il fatto che gli avvocati Vito Russo ed Emilia Velletri (sua consorte) abbiano rinunciato al mandato difensivo per Sabrina Misseri è «irrilevante». Nelle motivazioni dell'ordinanza, il giudice scrive tra l'altro che Russo, pur risultando sostituto processuale, di fatto avrebbe continuato a svolgere il ruolo di difensore di Sabrina, e che l'attuale difensore di Sabrina Misseri, l'avv. Franco Coppi, essendo per lavoro a Roma, per esigenze logistiche deve affidarsi a sostituti processuali in loco. Inoltre sia Russo che Velletri, prosegue il gip, avendo a disposizione i documenti dell'inchiesta sull'omicidio Scazzi possono sempre essere interlocutori privilegiati. Quanto all'accusa che pende nei confronti di Russo di aver distrutto un verbale di escussione del testimone Ivano Russo, nell'ambito di indagini difensive, il giudice, sulla base delle giustificazioni addotte dall'indagato, scrive tra l'altro che «così sarebbe stato insegnato loro in alcuni corsi professionali frequentati, relativamente all'interruzione del verbale per formarne un altro ex novo invece di proseguire con la verbalizzazione delle domande originarie». Sull'argomento il gip conclude «tralasciando per ragioni di serietà ogni osservazione sulla validità di codesti insegnamenti, che certamente non sono stati impartiti perchè è evidente che nessun tecnico del diritto, che almeno aspiri a qualificarsi tale, lo farebbe».

AGGIORNAMENTO: Successivamente il Gup di Taranto, dott. Pompeo Carriere, in data 21 novembre 2011, ha assolto l’avvocato Emilia Velletri, già legale di Sabrina Misseri, perché il fatto non sussiste, all’esito del giudizio abbreviato richiesto dall’interessata.

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