Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2011 alle ore 16:31.

My24
Miami batte i Lakers. New Orleans vince grazie a Belinelli (Reuters)Miami batte i Lakers. New Orleans vince grazie a Belinelli (Reuters)

Difesa, rimbalzi, serie interrotte. Chi si aspettava delle risposte dal big match in programma nella notte a Miami tra gli Heat e i Lakers campioni in carica, le ha avute. Vittoria dei padroni di casa, che interrompono la serie nera di cinque sconfitte consecutive, ponendo contemporaneamente termine anche agli otto successi di fila dei gialloviola. E da Miami arrivano segnali indicativi anche in chiave playoff, se è vero che James, Wade, Bosh e compagni vincono con una gran difesa e avendo la meglio a rimbalzo (46-37), cioè proprio dove i Lakers avrebbero dovuto far pesare stazza e fisicità.

Tre tenori - «Ci giocavamo tantissimo in questa partita – ha dichiarato Chris Bosh - abbiamo lavorato duramente negli ultimi giorni, volevamo vincere a tutti i costi e ci siamo riusciti». Non è un caso , forse, che il contributo più significativo alla vittoria degli Heat sia arrivato proprio dal più discusso dei "tre tenori", che ha messo insieme 24 punti e 9 rimbalzi, oltre i 20 di Wade e i 19 di LeBron. Ma ci sono anche altri numeri che fanno sorridere Miami.

Numeri da star - Cifre che arrivano sempre dai tabellini delle altre due stelle. Wade ha messo insieme nell'ultimo quarto 8 punti decisivi. Dettaglio importante, se si pensa che di solito è James l'uomo dell'ultimo quarto, molto criticato però per aver fallito i tiri vincenti in almeno un paio delle cinque sconfitte consecutive. Senza contare che Wade, a un minuto e mezzo dalla fine, sull'88 a 88, ha rubato un pallone chiave a Kobe Bryant. Dal canto suo, il Prescelto, nella gara più attesa, ha deciso di giocare per e con la squadra, sfiorando la tripla-doppia: oltre ai 19 punti, 9 assist e 8 rimbalzi, che hanno fatto passare in secondo piano il non esaltante 7/17 dal campo. Ma nella serata dell'American Airlines Arena hanno brillato anche i comprimari di Miami. Uno su tutti: il veterano Juwan Howard,che ha arpionato 3 preziosissimi rimbalzi.

Saggio e vincente - «È stata solo una partita, una buona vittoria, che ci ha dato fiducia. Ma dobbiamo continuare a lavorare così». Le parole del dopogara del coach di Miami Erik Spoelstra sono il manifesto del buonsenso e del politically correct. Ma certo, al coach più discusso della Lega (la cui panchina diventa rovente dopo ogni sconfitta, figurarsi dopo cinque di fila….) non deve essere certo dispiaciuto sgambettare l'allenatore più vincente della storia, quel Phil Jackson che aveva riscaldato la vigilia paragonando i giocatori degli Heat a dei «bambini» che avrebbero dovuto «andare a nascondersi al bagno a piagnucolare», visto la crisi di nervi che alcuni di loro avevano avuto nello spogliatoio a fronte della serie di sconfitte, in particolare dopo quella casalinga contro Chicago (particolare che era stato lo stesso Spoelstra a rivelare).

Gialloviola sbiaditi – Guardando la prova dei Lakers,emergono vizi antichi di un meccanismo che spesso, in stagione regolare, ama viaggiare a scartamento ridotto, rispetto a quanto poi accade in post season. E allora ecco le forzature nell'ultimo quarto di Bryant e Artest, la scarsa incisività a rimbalzo, le cifre discutibili di Kobe (24 punti, ma con 8/21 dal campo), un'attitudine generale di chi "poi quando conterà sapremo come giocare", senza però considerare che ciò che non funziona in 82 partite, non è detto che poi si aggiusti in sei o sette….

Miami e le big – Il successo notturno migliora anche il certo non esaltante record degli Heat contro le prime cinque squadre della Lega: 2 vittorie e 9 sconfitte contro Lakers, Boston, San Antonio, Chicago e Dallas. Con una curiosità che fa pensare: le uniche due vittorie sono arrivate proprio contro L.A.

Gli altri – Nel frattempo, la Lega applaude Kevin Love. La 22enne ala forte dei Timberwolves, al secondo anno da pro e con l'oro iridato conquistatori mondi alidi Turchia 2010 già al collo, nella vittoria di Minnesota su Indiana ((101-75) ha realizzato la 52esima doppia-doppia (16 punti + 21 rimbalzi) consecutiva stagionale, superando le 51 di Moses Malone nel 1978-79. È il nuovo primato dalla fusione Nba-Aba (76-77). Ora l'obiettivo è raggiungere Elvin Hayes (55 consecutive nel '73-'74). Intanto Love – nipote di un cantante dei Beach Boys – è anche il miglior rimbalzista della Lega, a 15.8 rimbalzi per gara.

Bravo Beli – Out per infortunio Gallinari, e causa influenza Bargnani, molto bene Marco Belinelli: per lui 21 punti (4/8 da 2, 4/7 da 3 compresa una fantastica tripla della rimonta, 5 rimbalzi in 40') nella vittoria degli Hornets su Dallas (93-92). Da applausi.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi