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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 12:10.

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P4, altre società all'esame dei pm. Nella foto Luigi Bisignani (Contrasto)P4, altre società all'esame dei pm. Nella foto Luigi Bisignani (Contrasto)

NAPOLI - Nell'inchiesta sulla trama di poteri occulti della Procura di Napoli, ormai battezzata "P4", non c'è solo l'appalto che l'impresa Italgo di Milano si è aggiudicata presso la Presidenza del consiglio ma altre 4 o 5 società, quasi sempre le stesse, che da anni vincono le commesse su informatizzazione, sicurezza e trasmissione dei dati nei settori più delicati della pubblica amministrazione, sistema giudiziario compreso. L'appalto – del valore di 9 milioni distribuiti per la durata triennale del contratto - riguarda la sicurezza dei servizi informativi, telefonici e dati dei 17 immobili della Presidenza del Consiglio. Italgo è una società registrata alla Camera di commercio di Milano solo il 1° ottobre 2008 con un capitale sociale di poco più di 5 milioni e con un fatturato che a fine 2009 aveva sfiorato 32 milioni, con una perdita di 752mila euro.

La porta d'ingresso per ottenere questi appalti è del resto strettissima, così come riservatissime sono le modalità di aggiudicazione, spesso a trattativa negoziata e secretata. Insomma, una serie di vagoni "esclusivi" di commesse: i pm sospettano che per salirci bisogna conoscere il capotreno e i controllori che erano sempre gli stessi e proprio nella stazione di Napoli facevano tappa.

I pm hanno capito che la porta è stretta proprio partendo da quella gara alla quale, come ha ricordato Palazzo Chigi, Italgo, la società amministrata da Anselmo Galbusera in stretto rapporto di amicizia con Luigi Bisignani, entrambi non indagati, «inizialmente non invitata, è stata successivamente ammessa a presentare offerta in un raggruppamento temporaneo d'impresa su richiesta della Selex service management come previsto dal disciplinare di gara e dalla vigente normativa».

Da mesi, sulla Selex service management del gruppo Finmeccanica, la Procura ha acceso i riflettori, visto che da anni si aggiudica le principali commesse sulla sicurezza dei dati della pubblica amministrazione centrale e periferica. E la disponibilità ad essere ascoltato a Napoli, data dall'ex pm Luigi De Magistris, potrebbe tornare utile perché già nel 2007 stava investigando su una società controllata da Finmeccanica, Datamat, fornitrice del ministero della Giustizia nell'ambito dei progetti finanziati dal Pon Sicurezza e attiva nel campo delle intercettazioni. All'epoca la reazione di Finmeccanica fu dura. «Un possibile ruolo operativo di Finmeccanica – dichiarò in una nota scritta - nell'ambito della razionalizzazione delle attività di intercettazione telefonica è fatto noto. Finmeccanica dispone infatti di tecnologie e competenze che anche a tale scopo potrebbero essere utilmente impiegate». Questa volta, interpellata dal Sole-24 Ore, Finmeccanica ha preferito non commentare.

Ieri, intanto, nell'ambito del filone di indagini che fa capo a Vincenzo Piscitelli sono stati perquisiti a Roma uffici di Finmeccanica. L'obiettivo era individuare documentazione da cui possa risultare attività di segnalazione relativamente a nomine aziendali.

L'interesse allargato fuori dall'area campana fa capire che il treno a Napoli fa solo tappa: il fine corsa è Roma e presto, dunque, si porrà il problema della competenza giudiziaria. Nella capitale, infatti, si perfezionerebbero le trame e qui verrebbe deciso come piazzare tutte le tessere del puzzle della supposta associazione segreta che piloterebbe appalti, nominerebbe i grand commis di Stato più vicini e utili alla rete e, alla bisogna, si presterebbe a opera di dossieraggio e ricatti. Nella capitale la Procura sta lavorando sulla cosiddetta P3, che ruoterebbe intorno a una cricca di affaristi, faccendieri, politici, magistrati e figure ambigue, tutti pronte secondo l'ipotesi accusatoria a tramare per aggiustare sentenze e appalti, alcuni dei quali si intreccerebbero con il quadro campano. Non solo. È sempre la Procura di Roma che sta indagando proprio sulla gestione degli appalti Enav che corre sull'asse Selex sistemi integrati-Finmeccanica.

Anche lo scopo del viaggio è diverso da quel che appare: i pm potrebbero, infatti, dimostrare l'esistenza di uno "stato nello Stato", che ha il compito di intercettare tutte le informazioni e i dati sensibili che nascono, partono o arrivano all'interno delle stanze del potere, per usarli a proprio uso e consumo.

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