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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 16:18.
A difesa della Costituzione si sono svolte manifestazioni contemporaneamente in oltre 100 piazze italiane. A Roma i partecipanti, una volta imboccata via Sistina, hanno iniziato a cantare l'Inno di Mameli. È seguito un fragoroso applauso ed altri manifestanti hanno iniziato ad intonare le note di 'Bella ciao'. Un lungo striscione Tricolore, lungo 60 metri, ha aperto il corteo. Al grido di 'Viva l'Italia' migliaia di manifestanti sono partiti da piazza della Repubblica in direzione di Piazza del Popolo dove é stato allestito un palco. La manifestazione è organizzata, tra gli altri, da Anpi, Articolo 21, Valigia Blu e dal comitato Libertà e Giustizia.
Quella che si è mossa per le strade della capitale è stata un'enorme onda verde bianca e rossa al ritmo di 'Viva l'Italia' di Francesco De Gregori e 'Il cielo è sempre più blu' di Rino Gaetano. Al corteo in difesa della Costituzione hanno partecipando migliaia di persone, dal palco di Piazza del Popolo gli organizzatori hanno annunciato: «abbiamo fatto una stima e possiamo dire di essere un milione di manifestanti ad essere scesi nelle piazze oggi comprese anche quelle delle città estere, in difesa della nostra Costituzione.
«La Costituzione non si tocca, la difenderemo con la lotta», è il grido che si è levato più volte dal corteo dove Tricolori e frontespizi della Carta Costituzionale italiana sono stati sventolati dai manifestanti. Ci sono veri e propri 'cartelli umani', uomini e donne sandwich ognuno dei quali ha 'adottato' degli articoli della Costituzione: «riprendiamoci la Costituzione sulle spalle - si legge su un loro cartello - io adotto l'articolo numero...». Non sono mancati pupazzi dalle sembianze del leader del Carroccio, Umberto Bossi e del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: di quest'ultimo c'è anche una versione con l'aggiunta sul volto di un cerotto.
«Questa non è una piazza contro: è per l'alternativa. Non c'è un animo contro, ma uno spirito per un Italia diversa», ha detto Pier Luigi Bersani, nel prendere parte alla manifestazione a Roma. «C'è un grande movimento nel paese e i partiti, mi rivolgo soprattutto al mio, devono affiancare questo movimento, dare una mano», sottolinea il segretario del Pd. E aggiunge che «politica e società civile devono stare insieme su una strada di speranza e ricostruzione».
Il presidente del sindacato degli attori, Giulio Scarpati ha annunciato entro fine «uno sciopero generale della cultura». Dal Palco è stato lanciato un appello per gli aquilani ed è stato allestito un gazebo per raccogliere fondi per la ricostruzione del capoluogo dell'Abruzzo colpito dal terremoto nel 2009.
A Milano sono circa 2mila le persone (secondo la Questura, 5mila per gli organizzatori) che hanno manifestando a Milano per il Costituzione day. Gli organizzatori hanno letto alcuni articoli della Costituzione criticando il governo per le riforme che sta portando avanti. Massiccia l'adesione da parte di studenti, insegnanti e associazioni scolastiche che hanno colto l'occasione per scendere in piazza e difendere la scuola pubblica.
Il culmine della manifestazione è stato toccato con l'intervento di Dario Fo, che ha fatto un vero e propri show contro il premier Silvio Berlusconi, senza risparmiare però critiche all'opposizione incapace, secondo il premio Nobel, di cambiare la situazione.
Moltissime le persone che portavano sulle spalle la bandiera italiana, altri invece l'avevano appuntata sul petto della dimensione di una spilla. Dal palco gli organizzatori hanno toccato tutti i temi caldi delle ultime settimane: giustizia e informazione in primis. 'Libera stampa in libero Stato', 'Costituzione: attuarla non cambiarla', 'Viva la scuola pubblica', 'La politica mafiosa è anticostituzionale', 'La legge è uguale per tutti', erano solo alcuni dei cartelloni che facevano da contorno al grande striscione con scritto 'Viva la Costituzione'.
A Firenze in Piazza della Signoria invasa da oltre 8.000 manifestanti (secondo gli organizzatori), sono comparse bandiere tricolori, grandi cartelli con la scritta «Mi piace la scuola pubblica» e una schiera di persone a formare un enorme slogan umano, una lettera per ogni manifestante, con la scritta «Noi in piazza, governo a casa».
A Torino, in difesa della Costituzione, è scesa in piazza anche l'Orchestra del Teatro Regio, che ha suonato l'inno di Mameli per i circa duemila manifestanti radunatisi nella centrale piazza Castello.
Al Corteo di Bari ha partecipato anche Nichi Vendola. «Io penso che la Costituzione è giovane, è fresca, è il documento più bello che parla della dignità di questo giovane Paese che ha soltanto 150 anni. Allora, bisogna difendere con le unghie e con i denti la nostra Costituzione, la carta d'identità della nostra dignità», ha detto il presidente della Regione Puglia.
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