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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 20:09.

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Quando meno te li aspetti, i sogni diventano realtà. E quello vissuto oggi dalla Nazionale italiana di rugby è sicuramente il sogno più bello. «È stata una grande giornata», sono le prime parole del presidente federale Giancarlo Dondi. Una di quelle che si ricorderanno per anni. Superata la partita perfetta di Grenoble nel 1997, l'Italrugby ha sconfitto la Francia per 22 a 21 nella quarta giornata del Sei Nazioni 2011, davanti a un pubblico di casa emozionato ed emozionante. Si tratta della prima vittoria contro i Blues nel torneo e la seconda ufficiale nella storia della palla ovale italiana.

«Quella di oggi era la partita che meno di tutte pensavamo di poter vincere ma i ragazzi ci hanno creduto», continua Dondi visibilmente emozionato dopo essersi complimentato con tutta la squadra. «Oggi ho visto dei giocatori dare il 120% e questo ha coinvolto tutti», prosegue il presidente della Federazione italiana rugby, definendo «eccezionale» la prestazione di Andrea Masi, tornato dopo due anni a vestire la maglia numero 15 di estremo e premiato dalla tribuna stampa come man of the match. «Sportivamente è il giorno più bello della mia vita», dice proprio il migliore in campo, sottolineando che battere la Francia «è sempre stato il mio sogno» e ora, che è successo, «sono veramente felice».

Un pensiero va anche ai compagni di squadra del Racing-Metro, squadra di Parigi dove milita Masi insieme ad altri azzurri, perché finalmente è arrivato l'anno della rivincita di tanti sfottò. La felicità trasuda dai volti degli uomini di Nick Mallett: «Non capita spesso di venire in conferenza stampa con il sorriso – è l'esordio davanti ai giornalisti del capitano Sergio Parisse – vincere con la Francia è sempre stato un sogno e oggi grazie a tutti è diventato realtà». E la chiave sta forse proprio nel gruppo e nei miglioramenti di alcuni atleti, che stanno permettendo all'Italia di fare, si spera, il tanto atteso salto di qualità. «Sono molto fiero dei miei giocatori, forse è il giorno in cui sono più fiero come allenatore», è il commento del ct Nick Mallett, che ricorda di aver vinto molto con squadre come lo Stade Francais o il Sudafrica, tuttavia, questa sera allo stadio Flaminio la vittoria per lui ha preso un colore nuovo, l'azzurro.

Il ct sudafricano che siede sulla panchina azzurra non risparmia i complimenti: «Alessandro Zanni è stato incredibile, Andrea Masi un grande estremo, Gonzalo Canale ha fatto forse la sua migliore partita in un Sei Nazioni», ma neanche le critiche: «La mischia nel primo tempo è stata catastrofica, ho pensato che avremmo perso la partita proprio sul nostro punto di forza». Non è andata così però. Oggi ad alzare il trofeo Garibaldi (messo in palio ogni anno per il match tra Italia e Francia) è stato Sergio Parisse. Per gli azzurri è arrivato il momento di festeggiare, ma «da domani si ricomincia a lavorare» precisa Masi, senza dimenticare «di rimanere con i piedi per terra perché manca una partita» alla fine del torneo, conclude Mirco Bergamasco, oggi di nuovo decisivo, positivamente, nei calci piazzati.

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