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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2011 alle ore 15:03.

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Verso un nuovo inverno nucleare? Italia in mezzo al guadoVerso un nuovo inverno nucleare? Italia in mezzo al guado

Il rilancio del nucleare in Italia appare incerto agli occhi degli osservatori internazionali, che dopo la catastrofe giapponese cercano di sondare se nel mondo industrializzato si prospetta un arresto degli investimenti nel settore dell'energia atomica. Il Financial Times fa notare che in Italia, «una delle regioni più sismiche d'Europa», dopo 24 anni di moratoria potrebbe deragliare il piano del governo di centro-destra di Silvio Berlusconi di rilanciare l'industria nucleare, con la tecnologia francese, attraverso un referendum in giugno.

In Borsa scendono i titoli di chi opera nel nucleare e – osserva il Ft – gli investitori temono che gli eventi del Giappone fermino i piani di molti governi di realizzare una nuova generazione di impianti nucleari. Negli Stati Uniti il senatore democratico Joe Lieberman chiede di mettere un freno finché non si comprenderanno le ramificazioni di quello che è accaduto: «In America abbiamo 104 impianti nucleari, di questi 23 sono costruiti in base a progetti analoghi a quelli giapponesi che ora sono al centro delle preoccupazioni».
In Germania, che ha il più forte movimento antinucleare d'Europa, il cancelliere Angela Merkel ha annunciato una sospensione di tre mesi della controversa decisione del governo di prolungare la vita di 17 centrali nucleari.

Perfino in Francia, che si affida al nucleare per gran parte del suo fabbisogno energetico e dove – sottolinea il Ft - c'è tradizionalmente un forte sostegno dell'opinione pubblica, gli ambientalisti vanno all'attacco: Daniel-Cohn Bendit, copresidente dei Verdi al parlamento europeo, chiede un referendum sull'energia nucleare.
Il Regno Unito ha «uno dei più ambiziosi programmi» di realizzazione di nuovi impianti, con 11 reattori da costruire entro il 2015.
In India, che ha 20 reattori nucleari e intende espandere drasticamente la sua capacità nucleare, con l'obiettivo di 30mila megawatt entro il 2020, il governo si è affrettato a rassicurare la popolazione sulla sicurezza delle installazioni. E a Pechino il capo dell'Amministrazione nazionale per l'energia ha ribadito l'impegno a sviluppare energia nucleare con sicurezza ed efficienza.
Il New York Times, in un editoriale, invita gli americani a studiare da vicino i piani per affrontare disastri naturali ed eventuali incidenti: bisogna assicurarsi che i piani d'emergenza siano "forti abbastanza", evitando quello che è successo con l'uragano Katrina a New Orleans e l'incidente petrolifero nel Golfo del Messico.

Il Nyt ricorda di avere appoggiato l'energia nucleare «come uno strumento per ridurre il riscaldamento globale» e propende a pensare che, quando si avranno tutti gli elementi sull'incidente in Giappone, «resterà uno strumento valido». Ma la gente, conclude, <ha bisogno di sapere che è uno strumento sicuro».

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