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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 06:38.

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Prospettive di crescita mediocri, rapporto debito/Pil elevato (91% stimato per quest'anno) e proiettato verso il 100%, costo del debito già molto alto (sopra il 7%) e in inesorabile aumento: puntano in questa direzione, quella dell'insostenibilità della traiettoria del debito pubblico sul lungo termine, i conti del Portogallo con la doppia aggravante di un sistema bancario che non riesce a finanziarsi sul mercato per rimborsare i bond in scadenza e con i titoli di stato che stentano ad attrarre in asta gli investitori stranieri di una volta.

In questo contesto, mentre il governo socialista del premier José Socrates osteggiato dall'opposizione non riesce a varare nuove misure di austerity perché privo di maggioranza in parlamento, Moody's ha declassato il Portogallo ieri di due gradini, da A1 ad A3, mantenendo l'outlook negativo. Una decisione attesa dal mercato che ora teme l'escalation della crisi politica, crollo del governo, elezioni anticipate e conseguente ricorso agli aiuti Ue-Fmi e del veicolo Efsf.

È prevedibile che a tambur battente arrivi la stessa retrocessione di Moody's sul senior debt di due banche minacciate dalla stessa "review for possibile downgrade" scattata lo scorso 21 dicembre, che sono Caixa Economica Montepio Geral ("Montepio") e Banco Internacional do Funchal ("Banif"): questi istituti risentono direttamente del deterioramento del merito di credito dello stato.

Il declassamento ad A3 (l'ultimo gradino con lettera A, seguito al ribasso dai rating B), forse proprio perché scontato dal mercato, non ha compromesso l'asta dei T-bill portoghesi a 12 mesi che sono stati collocati ieri per un miliardo a un rendimento del 4,331%, in rialzo di 27,5 centesimi rispetto all'emissione risalente a due settimane fa. Il Portogallo è lontano dai picchi record dello scorso dicembre, quando i titoli a un anno sono stati venduti al 5,3%, facevano notare i traders.

Tuttavia questo ultimo rialzo di una trentina di centesimi è andato in controtendenza rispetto al calo dei rendimenti registrato nell'ultima asta dei T-bill spagnoli: il fatto che l'Europa stia per siglare decisioni importanti sul rafforzamento della portata e dei compiti del veicolo Efsf e sul "pacchetto competitività", ha impresso un movimento generalizzato di restringimento degli spread degli stati periferici rispetto alla Germania. Il Portogallo invece naviga in acque agitate tutte sue: la curva dei rendimenti dei suoi titoli di stato, dai tre ai dieci anni, viaggiava ieri ben sopra il 7 per cento. «Le odierne condizioni di mercato (costo del debito pubblico all'emissione, ndr) sono insostenibili sul medio-lungo termine», ha ammonito il ministro delle Finanze Fernando Teixeira dos Santos. Il governo incolpa l'opposizione di aver provocato, con l'ostruzionismo alle misure di austerity, il rialzo dei rendimenti in asta. Il pacchetto è esteso e propone duri interventi sulle pensioni, tagli a welfare, sanità, educazione e provvedimenti aggiuntivi agli aumenti delle imposte e alla riduzione degli stipendi nella pubblica amministrazione già varati nei mesi scorsi.

Per Moody's, la strada maestra resta quella delle riforme strutturali (mercato del lavoro e giustizia) per migliorare la competitività e il tasso di crescita, fondamentale per risanare i conti pubblici. Il declassamento è dipeso dalle modeste prospettive di crescita e di miglioramento della produttività e dalla difficoltà di raggiungere traguardi fiscali molto ambiziosi (deficit/Pil al 4,6% quest'anno dopo il 7% del 2010 e il 9,3% del 2009). Moody's ha anche tenuto conto del rischio di un peggioramento dei conti pubblici nel caso in cui il settore bancario e gli enti pubblici avessero bisogno di sostegno finanziario per rimborsare i propri debiti in scadenza. All'orizzonte, quel che preoccupa molto il mercato è l'entità dei titoli di stato in scadenza quest'anno: 4,3 miliardi in aprile e 4,9 miliardi in giugno. Sul rischio-sovrano portoghese grava infine il credit watch negativo scattato il 30 novembre sulla A- di Standard & Poor's, riconfermato per un mese lo scorso 2 marzo: non è escluso che il Portogallo entri nella categorie delle triple B subito dopo il vertice a Bruxelles del prossimo 24-25 marzo.

isabella.bufacchi@ilsole24ore.com

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