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Questo articolo è stato pubblicato il 18 marzo 2011 alle ore 18:54.

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Romani assicura: presto certezze per le fonti rinnovabili. Marcegaglia: sul nucleare no emotività (Corbis)Romani assicura: presto certezze per le fonti rinnovabili. Marcegaglia: sul nucleare no emotività (Corbis)

Il governo vuole procedere «speditamente» per fornire un nuovo sistema di incentivi alle rinnovabili, partendo già dalla prossima settimana con dei tavoli tecnici con i protagonisti del settore. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, al termine al termine del tavolo sulle energie rinnovabili che si è svolto questo pomeriggio e al quale hanno partecipato governo, banche, Confindustria e operatori del settore. «È stata una riunione molto importante con tutti gli operatori e i consumatori, piccoli e grandi, una prima riunione propedeutica a tavoli tecnici e altri incontri di questo tipo che si terranno la settimana prossima e che mostra l'intenzione del governo di procedere molto speditamente a dare certezze definitive al settore fotovoltaico», ha spiegato. Secondo Romani, «bisogna fare un confronto con gli incentivi degli altri Paesi europei e arrivare a una riduzione dei costi che renda gli incentivi compatibili con le esigenze di costo di cittadini e imprese. Il Paese è nelle condizioni per trovare la soluzione migliore».

Galan: «Entro dieci giorni il nuovo regime di incentivazione»
A confermare la strettezza dei tempi è stato anche il ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan, per il quale entro 10 giorni dovrebbe essere definito il nuovo regime di incentivazione delle fonti rinnovabili: «Abbiamo deciso di essere rapidi - ha detto - entro 10 giorni c'è l'impegno ad arrivare ad una conclusione e a dare certezze al settore». Quello delle rinnovabili, ha aggiunto «è un settore che forse non è stato gestito alla perfezione», ma «siamo sulla buona strada».

Marcegaglia: «Sul nucleare bisogna essere razionali»
Al tavolo ha partecipato anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, per la quale la decisione sul futuro del nucleare in Italia non va presa sull'onda del «panico del momento». Marcegaglia ha anche sottolineato che «comprendiamo la preoccupazione di cittadini e governo. L'importante è non prendere decisioni di politica energetica, che sono decisioni a lungo termine, in base al panico del momento». E' necessario, ha affermato il numero uno degli industriali al termine del tavolo sulle rinnovabili tra governo, banche e operatori, «capire cosa sta succedendo in Giappone e cosa si definirà a livello europeo». Per il futuro del nucleare, quindi, «bisogna ragionare in modo molto razionale, con attenzione e andando oltre il timore».
Marcegaglia ha definito positiva la riunione di oggi, perché «è prevalsa la volontà di lavorare perché ci sia uno sviluppo del fotovoltaico, settore in crescita, diventato anche un modo per le aziende in crisi di riconvertirsi. Ovviamente - ha proseguito - il supporto va fatto tenendo conto dello sviluppo delle altre fonti rinnovabili e tendendo conto del fatto che gli incentivi impattano sul costo delle energie per le imprese e per i cittadini».
«Abbiamo presentato un documento - ha aggiunto - che evidenzia la necessità di stabilire nel più breve tempo possibile un nuovo regime di incentivi dal 2012 in linea con gli altri Paesi europei. L'idea è che ci sia un calo graduale dal 2012 in linea con le migliori pratiche europee e che favorisca la nascita di un'industria italiana del fotovoltaico, premi l'innovazione e disincentivi il commercio delle autorizzazioni».
«Il tema più delicato - ha detto ancora - è poi quello di stabilire meccanismi di transizione per i progetti in corso da ora fino a fine dicembre 2011. Proponiamo una leggerissima riduzione degli incentivi per arrivare a fine anno. Bisogna però stabilire quali siano i progetti da incentivare, stando attenti a non premiare i furbi».Infine Confindustria chiede di mettere «un cap al valore degli incentivi al 2016 e che ci siano controlli ferrei contro lo sforamento di questo tetto».

Prestigiacomo: «Il governo assicurerà gli investimenti in corso»
Il governo assicurerà anche gli investimenti in corso sulle rinnovabili: ad affermarlo è il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, al termine della riunione al ministero dello Sviluppo economico. «Il governo sulle rinnovabili punta non solo a sostenere lo sviluppo del settore ma anche ad assicurare gli investimenti in corso - afferma il ministro in un comunicato - Con la riunione di oggi è stata imboccata una strada virtuosa che, siamo convinti, porterà alla definizione di un decreto capace di recepire le istanze del settore.
Nei prossimi giorni i tavoli tecnici approfondiranno le tematiche specifiche con l'obiettivo di trovare soluzioni condivise».

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