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Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2011 alle ore 18:29.

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Riprende il processo Mills ma Berlusconi non ci saràRiprende il processo Mills ma Berlusconi non ci sarà

Nuovo atto. Mancherà però l'attore principale. Riprende domani il processo al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier è imputato di corruzione in atti giudiziari: secondo l'accusa avrebbe versato 600mila dollari all'avvocato inglese David Mills affinchè rendesse testimonianze reticenti nei procedimenti milanesi sulle tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian. Domani è prevista l'audizione del consulente del pm sui conti di Mills. Berlusconi però non ci sarà: all'inizio aveva annunciato che avrebbe partecipato poi, a causa del precipitare della crisi libica, dovrà presenziare a una riunione del Consiglio dei ministri, che si terrà domani a Roma. Il premier non invocherà il legittimo impedimento: «Consentiremo che l'udienza si svolga» ha affermato nei giorni scorsi uno dei suoi legali, l'avvocato Pietro Longo.

Processo a rischio. Il presidente del Consiglio è coinvolto in quattro processi: Mediaset, Mediatrade, Ruby e, appunto, Mills. Ma il processo che si riaprirà domani è quello che rischia più degli altri la prescrizione.
Prima dell'inizio del dibattimento il pm Fabio De Pasquale aveva presentato nella cancelleria dei giudici della decima sezione penale una lettera per chiedere un calendario preciso delle udienze in quanto il reato si prescrive l'anno prossimo. Il rischio prescrizione che pende sul processo ha indotto anche il Csm a disporre l'applicazione del giudice Francesca Vitale, che presiede la decima sezione penale, nonostante sia stata nel frattempo trasferita alla Corte d'appello di Milano.

Il collegio di difesa del premier aveva avuto un incontro anche con il presidente del Tribunale Livia Pomodoro per trovare un accordo di «gentleman agreement» e stilare un calendario che tenesse conto degli impegni di Berlusconi. «Il tribunale - aveva dichiarato l'avvocato del premier Nicolò Ghedini - è venuto incontro alla nostra richiesta di leale collaborazione è ora cominceremo a fare i processi nei tempi dovuti, secondo gli impegni del presidente del Consiglio».

Per il processo Mills è stato deciso di tenere le udienze il lunedì, giorno in cui il premier ha meno impegni anche perchè solitamente trascorre il sabato e la domenica ad Arcore. «Noi - aveva spiegato Ghedini - non opporremo alcun legittimo impedimento, anche se gli impedimenti dovessero esserci». Anche se domani è in programma il Consiglio dei ministri, Berlusconi consentirà che si svolga l'udienza.

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