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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2011 alle ore 15:25.

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Arianna Follis chiude la carriera con una vittoria: così l'avvenire del fondo azzurro sembra ancora più neroArianna Follis chiude la carriera con una vittoria: così l'avvenire del fondo azzurro sembra ancora più nero

Un successo e un ritiro: così si chiude la stagione 2010-2011 del fondo azzurro, che perde la sua punta di diamante in campo femminile. Arianna Follis, 33 anni, ha vinto l'ultima gara del mini tour di Falun (Svezia), 10 km a tecnica libera, conquistando così il gradino più basso del podio nella classifica generale della Coppa del mondo, sommandolo alla seconda posizione nella graduatoria dedicata alle prove sprint.

Termina qui la straordinaria carriera della valdostana, capace di ottenere undici podi quest'anno (quattro le vittorie) - compresi quelli nelle tappe del Tour de Ski e nel mini circuito finale di Falun - oltre a un argento ai Mondiali di Oslo nello sprint a tecnica libera. È lei che ha salvato la spedizione azzurra dal naufragio nella rassegna iridata; solo una medaglia per una nazionale troppo anchilosata sui reduci di Torino 2006, quel Giorgio Di Centa e quel Pietro Piller Cottrer che hanno lottato come leoni senza però nemmeno sfiorare il podio, scavalcati da campioni più giovani e con tanta benzina nelle gambe.

Così ci siamo aggrappati ad Arianna Follis, e a Marianna Longa che ha centrato il terzo posto nel Tour de Ski, replicando i due podi della compagna di squadra nel 2008 e 2010. La classifica generale in campo maschile vede soltanto al quindicesimo posto il migliore degli italiani, Roland Clara, seguito dall'eterno Di Centa al diciassettesimo. Ha trionfato lo svizzero Dario Cologna, completamente appannato ai Mondiali (zero medaglie), mentre tra le donne ha dominato incontrastata la polacca Justyna Kowalczyk che ha staccato di 495 punti la norvegese Marit Bjoergen. Come sarà quindi il futuro dello sci nordico tricolore?

Il problema principale è che mancano i rimpiazzi. Non solo per Arianna Follis, ma anche e soprattutto per i nostri vecchietti. Di Centa 38 anni, Piller Cottrer 36: non possiamo pretendere chissà quali miracoli. I giovani tentennano. C'è Federico Pellegrino, ventenne valdostano, bronzo ai Mondiali junior nel 2010 (sprint a tecnica libera) e per la prima volta sul podio in Coppa del mondo, secondo nello sprint di Liberec lo scorso gennaio. Poi dovremo rimboccarci le maniche, sperando che una nuova avanguardia di fondisti riesca ad aprirsi la strada velocemente. Altrimenti, dovremo rassegnarci, perché anche gli Eterni alla fine hanno voglia di appendere gli sci al chiodo. Follis per prima, in uno dei momenti più alti della sua carriera; gli altri quando la imiteranno?

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