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Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2011 alle ore 14:23.

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Ribelli libici preparano un cannone (Epa)Ribelli libici preparano un cannone (Epa)

Alla vigilia del summit di Londra, cui parteciperanno i paesi intervenuti in Libia, il presidente francese Nicolas Sarkozy si è intrattenuto in videoconferenza con il suo omologo statunitense Barack Obama, il premier britannico David Cameron e il cancelliere tedesco, Angela Merkel. Lo ha riferito l'Eliseo. Per ora non sono filtrati ulteriori particolari sui contenuti del colloquio tra i quattro capi di stato e di governo. Una videoconferenza in cui, secondo il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenuto a "Otto e mezzo", «non stanno decidendo niente», ma si tenta di «coinvolgere» la Germania che ha deciso di non partecipare alla missione nel Paese nordafricano. Il ministro italiano ha risposto alle critiche di quanti, dalle file dell'opposizione, hanno parlato di un'Italia «isolata» dalla comunità internazionale che conta nonostante il Governo abbia sempre sostenuto che i migliori contatti diplomatici e commerciali in Libia sono appannaggio di Roma. «Se si pensa che il bene dell'Italia sia speculare sulla politica estera, continuino a farlo», ha contrattaccato Frattini, ribadendo che «l'Italia non ha subito alcuno schiaffo. Se pensiamo che sia isolato un Paese che guida la missione navale della Nato in Libia...».

Decimo giorno di "Odissey Dawn". I ribelli: dopo la vittoria processo a Gheddafi
In Libia, intanto, i ribelli hanno riconquistato l'intera zona petrolifera in Cirenaica, regione cuore della protesta contro Gheddafi. Ora puntano verso Tripoli. Voci discordanti si accavallano sulla sorte di Sirte, città natale del rais: i ribelli rivendicano di averla presa, altre fonti sostengono che l'avanzata degli insorti sia ferma a 140 chilometri da Sirte, città natale di Gheddafi. Aerei della coalizione hanno attaccato Sheba. Nel frattempo, la Nato ha assunto l'immediato comando delle operazioni e - come da programma - domani è previsto un summit a Londra dei paesi che hanno sinora dato vita alla coalizione dei volenterosi. il capo del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) dei ribelli libici, Mustapha Abdeljalil, intanto, in un'intervista trasmessa dall'emittente televisiva France 2, ha dichiarato che Gheddafi sarà processato in Libia «dopo la vittoria» della guerriglia.

Sirte, la città natale del Colonnello
Sirte, la città natale di Gheddafi nonchè porto e base aerea strategica a metà strada fra Tripoli e Bengasi, può essere equiparata a quello che era Tikrit per Saddam Hussein. Ovvero un baluardo anche«psicologico» del regime, perché da lì provengono molti fedelissimi del raiss e lì affonda le radici il suo clan. La città, di 135mila abitanti, è priva di infrastrutture petrolifere, ma è vicina all'importante terminal del greggio di Ras Lanuf. Dal suo aeroporto nelle scorse settimane sono partiti i raid aerei contro gli insorti e Gheddafi vi haammassato milizie e unità scelte. La città sull'omonimo golfo è anche uno dei terminali di arrivo del Grande fiume artificiale, il gigantesco acquedotto voluto dal Colonnello per convogliare le acque fossili del deserto del Sahara verso le località della costa.

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