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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2011 alle ore 17:36.

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Governo battuto alla Camera sulla disciplina per l'edilizia (Fotogramma)Governo battuto alla Camera sulla disciplina per l'edilizia (Fotogramma)

Il governo è stato battuto alla Camera per nove voti sul provvedimento che disciplina l'attività edilizia. Con 259 voti favorevoli contro 250 no è stato infatti approvato un emendamento della deputata del Pd, Chiara Braga. Si tratta della settantesima volta dall'inizio della legilsatura che il governo viene battuto.

Che cosa dice la modifica approvata
L'emendamento approvato si riferisce all'articolo 2 del testo: esclude dallo «Statuto dei costruttori» le imprese che esercitano prevalentemente l'installazione di impianti, quelle di promozione di progetti immobiliari, di restauro di beni culturali e di installazione di prefabbricati oltre a quelle che non applichino il contratto di lavoro del comparto edilizia. «L'approvazione - ha detto Chiara Braga del Pd - va nell'ottica di evitare un appesantimento burocratico visto che le imprese sono già in crisi mentre è necessario qualificarle».

Troppe assenze nelle file della maggioranza
Sull'esito del voto hanno pesato le assenze nella maggioranza. Nelle file del Pdl mancavano infatti 51 deputati (32 in missione e 19 assenti). Nove le assenze della Lega (6 deputati in missione e 3 assenti). Dieci i deputati di Iniziativa responsabile che non hanno partecipato al voto: 4 in missione e 6 assenti. Anche tra le file dell'opposizione mancavano molti deputati Idv, presenti solo per il 59 per cento. (N.Co.)

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