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Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2011 alle ore 13:48.

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Sarkozy in Giappone: «G20 su sicurezza nucleare a maggio» (Afp)Sarkozy in Giappone: «G20 su sicurezza nucleare a maggio» (Afp)

Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, in visita di solidarietà per la catastrofe nucleare ha proposto a Tokyo di fare una riunione delle autorità nucleari dei Paesi del G20, a Parigi, per definire una norma di sicurezza nucleare internazionale. Nella conferenza stampa congiunta il premier giapponese ha anche annunciato un attento riesame sul settore nucleare nel Paese quando l'emergenza sarà alle spalle: «Una volta che l'incidente sarà circoscritto, abbiamo bisogno di valutare il sistema attuale in cui viene lasciata la gestione degli impianti al settore privato».

Fukushima verrà smantellata
Mentre lo iodio radioattivo nelle acque marine appena fuori dalla centrale nucleare di Fukushima è di 4.385 volte sopra i limiti legali e continua ad aumentare, il primo ministro giapponese ha dichiarato che la centrale nucleare dovrà essere smantellata.

Previsto un razionamento di energia nei prossimi mesi
Il Governo sta intanto valutando una limitazione all'utilizzo di energia elettrica da parte delle maggiori società del paese per l'estate. Se la decisione dovesse essere confermata, sarebbe la prima volta dal 1974 che il governo impone un tetto all'utilizzo di energia elettrica.

La terra trema ancora
Una nuova scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle ore 16.15 locali (le 9.15 in Italia), con epicentro nell'oceano Pacifico a circa 80 km al largo della prefettura di Miyagi e alla profondità di 40 km.

Il prezzo dell'emergenza
Secondo le stime del ministro delle Finanze, Mitsuru Sukurai. il Paese prevede di dover fronteggiare oltre 10 mila miliardi di yen (120 miliardi di dollari) di spese straordinarie, legate ai danni e alla ricostruzione. Per la casa automobilistica Nissan l'impatto sulla produzione di vetture è stato stimato in 55 mila unità in meno nel mese di marzo.

Lettera bomba recapitate a Swissnuclear
Due donne sono rimaste lievemente ferite per l'esplosione di una lettera-bomba negli uffici della federazione dell'industria nucleare svizzera (Swissnuclear) a Olten, in Svizzera.
La Swissnuclear coordina e rappresenta gli interessi degli operatori delle centrali nucleari - in particolare Alpiq, Axpo, Bkw e Fmb - nel paese elvetico e all'estero.
Nessuno, fino ad ora, ha rivendicato l'attentato. Dopo il terremoto in Giappone il Paese elvetico aveva sospeso l'iter di approvazione per tre nuove centrali in attesa di rivedere gli standard di sicurezza.

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