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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2011 alle ore 16:25.

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L'audience c'era, lo spettacolo no. Assenti i protagonisti, gli oltre cento giornalisti di tutto il mondo che hanno riempito l'aula del tribunale di Milano hanno però due novità da raccontare: la prossima udienza del processo sul Rubygate si terrà il 31 maggio e, soprattutto, Karima El Marough ha deciso di non costituirsi parte civile, ovvero di non mettersi contro Silvio Berlusconi. Notizie che hanno fatto in pochi minuti il giro dei circuiti dell'informazione globale.

E' una "falsa partenza" ha titolato subito online il Nouvel Observateur.Per un vero "show", la stampa internazionale dovrà aspettare. Così come dovrà aspettare, forse fino alla fine dei giorni, per quello che l'Independent ha chiamato il "giorno del giudizio finale" di Berlusconi.
Il Financial Times, dopo avere annunciato "Comincia il Rubygate show per Berlusconi" ,ha confermato che l'attesissimo processo in cui Berlusconi è accusato di prostituzione minorile e abuso d'ufficio è iniziato in un tribunale affollato reporter e spettatori ma "senza il primo ministro italiano".
La prima sessione è stata soprattutto "procedurale": l'udienza è durata meno di dieci minuti e il processo è stato aggiornato al 31 maggio. Ma – precisa il Ft –se il processo del Rubygate continuerà "è in dubbio", dopo il voto del Parlamento che solleva il conflitto d'attribuzione. Il voto è stato un "test chiave" della forza della coalizione di centrodestra: Berlusconi ha un margine di comfort – osserva il Ft - ma resta due voti sotto la maggioranza assoluta alla Camera.

La Bbc mette l'immediato rinvio del processo Ruby contro Berlusconi sulla copertina del suo sito internet: "Si apre ed è subito aggiornato". "E' un processo che rischia di diventare uno show", commenta sul suo blog l'editorialista della Bbc Gavin Hewitt, sottolineando come le prove possano trasformarsi in storie scabrose di veline incoraggiate a vestirsi come infermiere e poliziotte e di atti sessuali nella stanza del bunga bunga. A suo parere, Berlusconi potrebbe sopravvivere al processo, mentre a questo punto "è meno probabile che vinca un'altra elezione".

Le chances di Berlusconi di uscire indenne dall'ultimo e "più scandaloso" processo sono state rafforzate, secondo il Guardian, dalla decisione di Ruby di non costituirsi parte civile. La ragazza "ha così rinunciato a una mossa che le avrebbe consentito di chiedere un risarcimento danni" a Berlusconi, spiega John Hooper. La cronaca è corredata da una foto di Paola Boccardi, l'avvocato della giovane marocchina, che ha informato la Corte: Ruby non si costituisce parte civile perché "ritiene di non avere subito alcun danno per essere andata qualche volta ad Arcore né per avere frequentato il premier".

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