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Questo articolo è stato pubblicato il 07 aprile 2011 alle ore 19:16.

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«È colpa nostra. Siamo stati irresponsabili a lasciare l'Italia tutta sola di fronte a un problema di questo genere, mentre ci vuole una risposta europea». In un'intervista a Le Figaro, François Bayrou, leader del partito centrista francese MoDem, Mouvement Démocrate, critica l'atteggiamento del governo di Parigi verso l'ondata di immigrati dal Nord Africa e reclama una risposta europea, come chiede l'Italia.

«Con questa politica del ciascuno per sé, volevamo lasciare l'Italia da sola davanti alle difficoltà, ora l'Italia ci manda questa povera gente. Non vale niente». Così Bayrou risponde all'ultima domanda di Le Figaro, che riguarda la decisione di Silvio Berlusconi di "accordare lasciapassare ai clandestini di Lampedusa".

L'altolà della Francia ai permessi di soggiorno temporanei dell'Italia ha aperto stamattina il sito internet di Le Figaro, che pubblica per intero la circolare del ministero dell'Interno con le istruzioni ai prefetti «per limitare l'impatto» dell'arrivo dei clandestini in Francia. Sotto il titolo: «Lampedusa: la circolare per evitare la marea», una foto di una barca carica di migranti e la didascalia: «Circa 22.000 clandestini sono già arrivati sull'isola di Lampedusa».

Il ministero dell'Interno francese «si prepara a gestire l'arrivo massiccio di clandestini regolarizzati dal governo Berlusconi», spiega le Figaro, osservando che la maggioranza dei 22.000 clandestini sono tunisini.

La circolare del ministro Claude Guéant fissa cinque condizioni per considerare "regolari" i cittadini di paesi terzi con permessi temporanei di uno Stato membro dello spazio Schengen (in questo caso l'Italia). In particolare, gli extracomunitari devono essere muniti di un documento di viaggio in corso di validità "riconosciuto dalla Francia" e dimostrare di avere risorse sufficienti.

«Resta da vedere quanto tempo può durare questo gioco del gatto e del topo tra la Francia e l'Italia», osserva Le Figaro. Il quotidiano francese intervista poi prontamente il ministro dell'Interno, che risponde agli attacchi della sinistra: «Claude Guéant vuole ridurre l'immigrazione illegale».Il Guardian critica in un commento il modo in cui l'Italia ha accolto i migranti: «L'Italia sta abbandonando i profughi del Nord Africa», titola il quotidiano britannico, aggiungendo che «non c'è niente di umanitario nella risposta italiana».

Sotto tiro, le condizioni del campo di Manduria, duramente criticate dalle Ong – in particolare da Médecins San Frontières, Croce Rossa, Amnesty International – come «un incubo inadatto all'esistenza umana». Gli stessi migranti «si sono lamentati di essere trattati come animali».

Berlusconi ha paragonato la crisi a uno «tsunami umano» e – scrive il Guardian - ha offerto come sola risoluzione l'espulsione, promettendo di sgomberare i migranti e riportare alla normalità la vita di Lampedusa.

L'Italia – spiega il giornale - ha le mani legate dalla legislazione dell'Unione europea, ovvero dalla convenzione di Dublino del 1990, la quale stabilisce che le domande di asilo nell'Ue debbano essere trattate dal paese d'arrivo.

Il Guardian parla del «dilemma» del governo italiano, che vuole sbarazzarsi dei migranti «senza rilasciare migliaia di visti» (dilemma apparentemente superato con la decisione dei permessi di soggiorno temporanei, ndr).

Ma al di là della soluzione, secondo il Guardian il governo Berlusconi ha fatto mancare in Italia «adeguati livelli di assistenza»: «Anche se l'arrivo di migliaia di profughi è stato chiamato crisi umanitaria, la risposta ha ben poco di umanitario». Mentre le Ong lamentavano la mancanza di acqua e le scarse condizioni igieniche e di alloggio, il governo si è concentrato su misure di sicurezza e ordine pubblico, continua il quotidiano britannico. <Con la prospettiva di altri profughi in fuga dalla Libia nelle prossime settimane, questo non è solo un problema per Roma, ma una sfida anche per Bruxelles».

El Pais coglie i nuovi segnali provenienti da Bruxelles: «L'Ue propone un accordo per ripartire i profughi in Europa», titola il quotidiano spagnolo, sottolineando che Cecilia Malmström, commissario per gli Affari interni, ha sollecitato i Ventisette a trovare rapidamente un accordo per ridistribuire i profughi tra i 27 paesi Ue.

In teoria, i permessi di soggiorni temporanei rilasciati dall'Italia dovrebbero permettere a chi li ha di circolare nei 24 paesi della zona Schengen. Ma «Germania, Belgio e Francia hanno già esposto le proprie preoccupazioni a Bruxelles». Il presidente francese Nicolas Sarkozy discuterà di immigrazione con Berlusconi a Roma il 26 aprile.

El Pais sottolinea che la caduta di Ben Ali e la guerra a Gheddafi hanno costretto il governo italiano a rivedere la sua politica sull'immigrazione. Fa notare che le regioni governate dalla Lega Nord si sono rifiutate di accogliere i nordafricani e che la Lega ha minacciato di far cadere il governo. Ma osserva anche che «l'Italia si è sentita, e a ragione, abbandonata dall'Europa».

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