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Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2011 alle ore 13:01.

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Gli avvocati inglesi traslocano nelle cartolerie per offrire consulenzeGli avvocati inglesi traslocano nelle cartolerie per offrire consulenze

LONDRA - Mentre in Italia si litiga sulla mediazione civile in Gran Bretagna andare in cartoleria per comprare un quaderno e una penna e, già che si è lì, fare testamento, vendere un immobile o presentare istanza di divorzio sarà presto realtà. WHSmith, la maggiore catena di cartolerie in Gran Bretagna che ha oltre mille negozi in ogni città e paese e in tutte le maggiori stazioni ferroviarie, ha annunciato che a partire da quest'estate lancerà un servizio di sportelli legali.

In ottobre entrerà in vigore una nuova legge, il Legal Services Act, the permetterà a supermercati, banche e negozi di offrire servizi legali e consulenze da parte di avvocati, dando il via alle cosiddette alternative business structures. WHSmith ha ingaggiato QualitySolicitors, un consorzio in rapida crescita del quale fanno parte circa 150 studi legali in Gran Bretagna, per battere la concorrenza ed essere la prima a offrire il servizio.

WHSmith ha deciso di procedere dopo avere condotto un progetto-pilota nella città di Bristol, che è andato bene ed è stato apprezzato dai clienti che spesso, secondo un sondaggio, non sanno dove andare quando hanno bisogno di consulenze legali e sono intimoriti dai tradizionali studi di avvocati o notai.

Secondo Craig Holt, chief executive di QualitySolicitors, questa iniziativa rappresenta «il futuro dei servizi legali» perché «garantisce facilità di accesso e visibilità, servizi legali facili per il cliente ma con la parte legale gestita da un vero esperto e non ha persone senza qualifiche in un call centre chissà dove». Il 70% della popolazione britannica entra in un negozio WHSmith almeno una volta all'anno.

La notizia è positiva anche per le migliaia di laureati in legge che ogni anno escono dalle università britanniche e che non sempre trovano facilmente lavoro. Gli sportelli legali impiegherano neolaureati che potranno così fare esperienza pratica. Non mancano naturalmente le critiche all'iniziativa, soprattutto da parte dei piccoli avvocati indipendenti che temono di essere esclusi e perdere lavoro e da altri che temono che si privilegi la quantità sulla qualità del servizio. Resta anche il punto interrogativo sul costo dei servizi, che non è stato ancora rivelato, ma è certo che saranno tariffe fisse e trasparenti.

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