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Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2011 alle ore 13:42.

In tutta Europa i giornali popolari agitano la paura di un'invasione di immigrati, ora che l'Italia non vuole più fare da argine. «La Francia denuncia ‘un comportamento non amichevole' dell'Italia", ha titolato oggi in apertura il sito web del Nouvel Observateur. Per lo spagnolo Abc.es "l'Italia distribuisce per l'Europa i profughi maghrebini». Perfino al di fuori dell'area Schengen c'è nervosismo: il britannico Telegraph scrive che la Libia sta scatenando un'ondata di migranti in Europa come ritorsione agli attacchi militari, «Migliaia di migranti nordafricani potrebbero cercare di entrare in Gran Bretagna"»

Il Wall Street Journal fa notare che in fin dei conti la disputa tra Italia e Francia nasce dalla mancanza di una politica europea su come affrontare l'immigrazione.
La polemica tra Italia e Francia è esplosa dopo la decisione italiana di rilasciare permessi di soggiorno temporanei validi nello spazio Schengen «per implicare gli altri paesi europei», spiega il Nouvel Obs. Parigi ha subito reagito dicendo che la Francia non intende «subire un'ondata di immigrazione» tunisina proveniente dall'Italia. Una circolare del ministero dell'Interno francese dà istruzioni ai prefetti: per circolare liberamente non basta un permesso di soggiorno di uno Stato membro, ci vogliono anche un passaporto o un altro titolo di viaggio e risorse sufficienti (62 euro per persona al giorno, 31 euro se si dispone di un alloggio). La polizia "ha le sue astuzie per meglio cacciare gli stranieri", titola ancora il giornale.

L'incontro a Milano tra i due ministri dell'Interno Roberto Maroni e Claude Guéant «ha per obiettivo di placare le tensioni». Ma le premesse sono d'altro segno: «Fonti francesi hanno denunciato un comportamento non amichevole dell'Italia», scrive il Nouvel Obs, mentre dal canto suo Maroni ha deplorato un "«omportamento ostile» di Parigi. E intanto i tunisini restano intrappolati nel litigio tra Parigi e Roma, segnala sul Nouvel Obs una Reuters da Ventimiglia.

La linea di Guéant ha provocato una levata di scudi anche in Francia, e non solo dall'opposizione. Le Figaro segnala che il ministro dell'Economia Christine Lagarde prende le distanze da Guéant, che in un'intervista a le Figaro ha detto di volere ridurre anche l'immigrazione legale. Lagarde, invece, ha sottolineato che l'economia francese avrà bisogno di immigrazione legale in futuro.

«La Francia aumenta gli sforzi per bloccare i migranti», titola il Financial Times.
L'Italia, che «cerca l'aiuto di altri paesi dell'Unione europea per ripartire gli oneri» legati alla recente impennata degli sbarchi, è stata accusata da Parigi di «incoraggiare tacitamente il flusso di questi migranti verso la Francia», dove la maggior parte dicono di volere andare, scrive il Ft. Lo scontro tra Parigi e Roma – spiega il Ft – ingloba un dissidio più ampio tra i paesi con le coste sul Mediterraneo – che vogliono che l'immigrazione sia trattata come una questione europea – e gli altri che sono contrari a prendere migranti arrivato in altri paesi.

Il Telegraph constata che la Libia sembra avere messo in pratica le minacce lanciate all'inizio degli attacchi, ovvero che il regime non avrebbe più fermato i profughi dell'Africa sub sahariana. Il quotidiano ricorda anche che Gheddafi la scorsa estate aveva avvertito che l'Europa un domani potrebbe non essere più europea e diventare nera poiché sono in milioni a voler entrare. «Anche se l'area Schengen esclude la Gran Bretagna e l'Irlanda, i migranti potrebbero cercare di entrare illegalmente in UK dal continente, come decine di migliaia hanno fatto nell'ultimo decennio», scrive il Telegraph.

In Spagna, Abc.es sottolinea i numeri: dall'inizio dell'anno 25.867 immigranti senza documenti sono sbarcati in Italia, in maggioranza provenienti dalla Tunisia. Dalla Libia ne sono arrivati 2.300. Nell'ultimo decennio, secondo «Fortress Europe», 15.760 persone sono morte nelle traversate clandestine nel Mediterraneo. «Cresce la tensione tra Italia e Francia per i sans papiers», titola El Pais. La circolare del ministero dell'Interno francese ricorda i requisiti per far circolare gli extracomunitari. «In realtà – nota El Pais - si tratta di applicare con rigidità le norme stabilite dall'Unione europea per permettere la libera circolazione degli extracomunitari nello spazio Schengen». Ma mentre l'Italia tratta i tunisini come profughi «nella speranza che se ne vadano», Parigi insiste per qualificarli come clandestini «per non ammetterli».

Il risultato per il Wall Street Journal è chiaro: «La Francia risuscita le frontiere con l'Italia», una barriera che, con l'Unione economica europea, si suppone fosse stata gettata «nel cestino della storia». Nel reportage da Ventimiglia, il Wsj ricorda che il commissario europeo agli Affari Interni Cecilia Malmstroem aveva detto che la Francia non ha il diritto di fare controlli alla frontiera, a meno che non ci siano seri problemi di ordine pubblico, il che non è per il momento il caso. Ma la Francia – spiega il Wsj – sostiene che sta applicando un accordo bilaterale firmato con l'Italia poco prima dell'entrata in vigore di Schengen. In base al cosiddetto accordo di Chambery, la Francia può rispedire in Italia ogni migrante senza documenti se i poliziotti francesi possono dimostrare che provengono dall'Italia. Prima di farlo, tuttavia, devono avere il via libera dalle autorità italiane, che controllano le prove per ciascun caso (biglietti del treno, testimonianze). Finora, un centinaio di richieste francesi sono state respinte, secondo le autorità italiane.

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