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Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2011 alle ore 17:11.
LONDRA. Non capita spesso che Rupert Murdoch debba chiedere scusa, ma oggi l'improbabile è diventato possibile. Dando una svolta inattesa e decisiva al lungo scandalo sulle intercettazioni telefoniche illecite fatte da giornalisti di News International, la società controllata dal magnate dei media oggi ha ammesso di essere colpevole, ha chiesto pubblicamente "scusa senza riserve" alle vittime e ha offerto loro un risarcimento. «Ci dispiace molto per il comportamento tenuto in passato a News International riguardo le intercettazioni di messaggi telefonic, - recita il comunicato ufficiale –. È ora evidente che le inchieste passate non hanno rivelato prove decisive e ora ammettiamo che la nostra reazione non è stata abbastanza efficace».
Lo scandalo riguarda soprattutto News of the World, il domenicale più venduto in Gran Bretagna, il cui successo è dovuto soprattutto agli scoop e alle rivelazioni sulla vita privata di persone famose. Nel 2007 il corrispondente reale del giornale Clive Goodman e l'investigatore privato Glenn Mulcaire erano finiti in carcere per avere intercettato messaggi sui telefonini del segretario del principe Carlo e altre persone vicine ai principi ereditari.
La posizione ufficiale di News International, mantenuta fino a poco fa, era che le intercettazioni illegali erano opera ed idea personale di Goodman e non erano mai state condonate e tantomeno richieste dal direttore del giornale o dai dirigenti dell'organizzazione. Questa versione dei fatti ha cominciato a scricchiolare in seguito a un numero sempre maggiore di persone, da attori a politici, da calciatori a personaggi dello spettacolo, che hanno sporto denuncia alla polizia sostenendo che i loro cellulari erano stati intercettati e che rivelazioni erano poi apparse su News of the World.
Il mese scorso le celebrità coinvolte avevano chiesto oltre 100 milioni di sterline di risarcimento per violazione della privacy, anche se secondo fonti vicine a Murdoch la societá sarebbe disposta a pagare un totale di 20 milioni per chiudere la vicenda. Questa settimana un giornalista di News of the World e un ex caporedattore centrale erano stati arrestati, interrogati e poi rilasciati. Il cerchio si stava chiudendo, e News International ha deciso di ammettere, per quanto tardivamente, le proprie colpe.
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