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Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2011 alle ore 16:08.

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A Shanghai il nuovo parco a tema della DisneyA Shanghai il nuovo parco a tema della Disney

Dopo Hong Kong che dal 2005 ospita il resort classico di Topolino & company, ora è la volta di Shanghai. Si è tenuta venerdì mattina nella zona di Pudong, la cerimonia di inaugurazione dei lavori per la costruzione del parco Disneyland frutto di una lunga contrattazione tra la Walt Disney Company e la società cinese Shendi Group che ha il 57% della joint venture .
«La cerimonia di stamattina - ha dichiarato Robert Iger, presidente e amministratore delegato della Walt Disney Company, in un comunicato diffuso dalla società americana - rappresenta una pietra miliare nella storia della nostra società. Il parco Disney di Shanghai dovrà diventare una destinazione per le famiglie di tutto il mondo combinando i personaggi e le storie della Disney con l'unicità e la bellezza della Repubblica Popolare Cinese».

L'inaugurazione ha visto come protagonisti la cultura e alla gente della Cina: musica tradizionale locale, una cantante solista con un coro di 50 bambini cinesi e Topolino vestito con il costume tradizionale del Paese. I delegati della Walt Disney, a testimoniare l'ufficialità del deal sino-americano, erano affiancati dal segretario del partito di Shanghai, Yu Zhengsheng e dal sindaco di Shanghai, Han Zheng.

Secondo le previsioni, il parco dovrebbe essere inaugurato nel 2015 a Pudong, la zona nuova di Shanghai al di là del fiume. Per quella data dovrebbero essere pronti, oltre al parco vero e proprio, due hotel a tema, ristoranti, parcheggi e aree di ristoro. L'investimento iniziale previsto è di circa 24,5 miliardi di yuan (circa 3,7 miliardi di dollari) per il parco più altri 4,5 miliardi di yuan per le altre strutture. Per fare spazio al cantiere sono stati costretti a traslocare oltre 2000 famiglie e circa 300 negozi del quartiere Chuansha, a una decina di chilometri dall'aeroporto, anche se avrà una superficie 26 volte più piccola di quello originale in Florida. L'obiettivo è comunque di attirare 7,3 milioni di persone all'anno, risolvendo la crisi del parco di Hong Kong che è in perdita finanziaria con 4,6 milioni di visitatori all'anno: per entrare nell'ex colonia britannica, infatti, i cinesi hanno bisogno di un permesso speciale.

La scelta di Shanghai
L'ubicazione a Shanghai è considerata strategica per la società americana che ha calcolato che 330 milioni di persone vivono a meno di tre ore di auto o treno dalla zona del prossimo parco a tema. Il governo cinese ha già pianificato di investire 611 milioni di dollari per costruire 10 chilometri di metropolitana per agevolare l'accesso all'area. La Disney conta anche sull'aumento del potere di acquisto della popolazione: ogni anno 30 milioni di cinesi raggiungono la middle class. Tra i prossimi obiettivi dell'azienda l'apertura di un canale televisivo tematico e la negoziazione dei diritti dei propri film per la distribuzione sul mercato nazionale.

Il business dei parchi
La società prevede di generare ricavi per 65-70 milioni di dollari nel primo anno di attività fino a superare i 200 milioni dopo 10 anni. I parchi a tema contribuiscono per il 28% al business miliardario della società che il manager Bob Iger, definisce come «branded creative content company». (L.B.)



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