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Questo articolo è stato pubblicato il 09 aprile 2011 alle ore 12:14.

Due palestinesi sono stati uccisi e un altro è rimasto gravemente ferito nella notte tra venerdì e sabato durante un raid israeliano a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Lo hanno indicato fonti sanitarie palestinesi. Un palestinese altro è stato ucciso da una granata di un tank israeliano questa mattina a est della città di Gaza.

È salito così a 12 il numero di palestinesi uccisi da venerdì in incursioni israeliane, secondo quanto appreso da fonti mediche palestinesi, nella striscia di Gaza dall'esercito israeliano. E a 17 il bilancio delle vittime in 24 ore nel corso delle rappresaglie israeliane a un lancio di missile anticarro su uno scuolabus in Israele giovedì pomeriggio, che ha gravemente ferito un ragazzo. E' il giorno più mortale nel territorio dalla fine dell'ultima guerradi Gaza nel dicembre 2008-gennaio 2009.

I tre palestinesi, dei quali non è stata precisata l'identità, procedevano in automobile, presa come bersaglio da aerei israeliani: lo hanno precisato medici e testimoni. Altri tre attacchi aerei israeliani hanno preso di mira un tunnel di contrabbando vicino a Rafah, come pure il campo profughi di Jabalia nel nord della striscia di Gaza e una vettura a est della città di Gaza. Queste incursioni non hanno provocato vittime, hanno aggiunto le stesse fonti.

Sul versante palestine una trentina di proiettili di mortaio sono stati sparati dalla striscia di Gaza e hanno colpito questa mattina il sud di Israele, senza provocare né vittime né danni in occasione della terza giornata di scontri con Hamas. Lo ha annunciato la radio militare israeliana. Una ventina di colpi sono esplosi nel sud dello stato ebraico, mentre una decina di razzi modello Grad hanno raggiunto settori situati vicino alle città di Ashdod Beersheba e Kyriat Gat, ha precisato la radio. Secondo la radio pubblica, il nuovo sistema di difesa antimissile Iron Dome ("Cupola di ferro") ha intercettato cinque razzi di questo tipo da ieri sera.

La radio pubblica ha inoltre precisato che la maggior parte dei 700mila abitanti del sud di Israele hanno trascorso la notte tra venerdì e sabato in covi o parti "protette" della loro abitazione, concepite per resistere a esplosioni. Le brigate Ezzedine al Qassam, il ramo militare di Hamas che controlla la striscia di Gaza, come pure le brigate al Quds, il ramo militare della Jihad islamica, un gruppo radicale palestinese, hanno rivendicato con dei comunicati questi colpi di proiettili di mortaio e di razzi.

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