La Lega vince le elezioni in Canton Ticino. In Esecutivo avrà, per la prima volta, 2 ministri su 5

Canton Ticino, Lega in netto vantaggio.(Olycom)

La Lega dei Ticinesi ha vinto le elezioni cantonali in Ticino. Rispettando le previsioni, la Lega ha fatto un balzo in avanti ed ha aumentato la sua presenza nell'Esecutivo cantonale (Consiglio di Stato), passando per la prima volta da un ministro a due (i dicasteri sono cinque in tutto). I risultati per il Parlamento cantonale (Gran Consiglio) si conosceranno domani, lunedi. La vittoria leghista è avvenuta a scapito del partito liberal-radicale, storica formazione di centro, che mantiene un ministro dei due che aveva. Un ministro ciascuno hanno conservato democristiani e socialisti, pur perdendo voti.

Queste le percentuali nel voto per il Governo cantonale: la Lega dei ticinesi diventa il maggior partito cantonale, con il 29,5% (+7,3 punti sul voto del 2007); il partito liberal-radicale ha il 24,9% (-3,1 punti); il partito democristiano il 20% (-1,8 punti); i socialisti il 16,4% (-4,9 punti); i Verdi salgono al 6,1% (+ 3,8 punti), confermando una ascesa che si sta verificando ancor più a livello nazionale, anche sull'onda dell'allarme nucleare in Giappone. In Svizzera avanzano i Verdi tradizionali ma in alcuni Parlamenti cantonali (come a Zurigo ed ora a Lucerna) guadagnano terreno anche i Verdi liberali, una nuova formazione ecologista attenta al mondo delle imprese.

Il leader della Lega dei ticinesi, Giuliano Bignasca, ha prospettato i campi prioritari di intervento della Lega stessa a livello di Esecutivo in Ticino: maggior sicurezza alle frontiere, più lavoro ai ticinesi, tasse più basse. La Lega ha potuto contare in questo voto per il Governo sull'appoggio del ramo ticinese della UDC, partito della destra populista svizzera, che non ha presentato suoi candidati per l'Esecutivo cantonale. Cavalli di battaglia tradizionali della Lega e dell'Udc ticinese sono la critica agli accordi bilaterali della Svizzera con l'Unione Europea e l'allarme sulla presenza di frontalieri italiani e di lavoratori di altra nazionalità sul mercato del lavoro locale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA