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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2011 alle ore 21:42.

Masanobu Shishikura, geologo giapponese di 41 anni, aveva scritto che lo tsunami sarebbe arrivato già ad agosto. «È accaduto proprio quello che mi ero immaginato», dice adesso al Wall Street Journal.
L'improvvisa gloria, toccata ad altri e in altre parti del mondo prima di lui, non si basa su calcoli inediti: studiando gli "strati" della Terra, il dottor Shishikura ha concluso che un fenomeno simile si ripete nel lasso di tempo che va dai 450 agli 800 anni: l'ultimo tsunami in quell'area si era probabilmente verificato tra il 1300 e il 1600, quello prima nell'869 e ha ucciso circa mille persone. Secondo i calcoli della paleosismologia, era quindi ora. La collisione fra le placche nell'Oceano Pacifico che ha provocato l'onda che ha devastato le prefetture di Miyagi e Fukushima, sede di uno dei due impianti nucleari danneggiati dal sisma, era stata dunque prevista dal geologo ora star sei mesi fa. «Non possiamo escludere la possibilità che questo tipo di tsunami si verificherà di nuovo nel prossimo futuro», scrisse Shishikura in un articolo pubblicato ad agosto dall'Active Fault and Earthquake Research Center a Tsukuba, istituto pubblico presso cui lavora il geologo.
La Cassandra giapponese è diventata tale per passione: già da studente al liceo raccoglieva fossili nelle colline vicino Tokyo. Ha poi previsto la catastrofe che ha messo in ginocchio il suo Paese con un semplice metodo empirico: ha studiato il terreno della prefettura di Miyagi, ha trovato sabbia e sassolini, solo uno tsunami poteva averli portati li. Gli strati terrestri confermavano che le ultime onde sicure risalivano a 3500 anni fa.
Yukinobu Okamura, capo del team di Shishikura, aveva accennato ai risultati di questi studi già nel 2009, durante un incontro in cui si discuteva di sicurezza degli impianti nucleari. Il dottor Okamura oggi però arriva alla conclusione a cui sono arrivati i geologi di altre parti del mondo: rafforzare lo stato d'allerta anche quando si hanno in mano dati palusibili non serve a niente. La stessa Cassandra che aveva previsto ha vissuto il disastro in prima persona: l'11 marzo Shishikura stava all'ottavo piano del suo ufficio, tra scaffali che crollavano e la tv che andava in pezzi. (An. Man.)
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