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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2011 alle ore 06:35.

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I sindaci presentano il conto. Non potendo fare leva sulle addizionali Irpef, bloccate fino al 2010, i comuni hanno trovato strade alternative per far quadrare i bilanci. Il risultato finale è nei dati del ministero dell'Economia che registra i flussi di cassa di tutte le pubbliche amministrazioni: nel 2010 i sindaci hanno raggranellato dai servizi in media il 13% in più rispetto all'anno precedente. E non sempre si è trattato di rincari nelle tariffe. Spesso infatti l'incremento delle entrate è dovuto a politiche più oculate sui controlli e sulla riscossione.
Un antipasto, quasi, di federalismo municipale, che ha visto l'asticella delle entrate derivanti dalla tassa sui rifiuti urbani salire addirittura del 16% circa. E non poteva essere altrimenti, considerato che la Tarsu è l'unica "tassa" esclusa dal congelamento. Aumenti significativi si registrano però anche dai ricavi delle rette degli asili nido (+6,6%) e dei ticket delle mense (+4,6%). E se per queste ultime voci le tariffe sono solitamente legate ai livelli reddituali, il boom dei parcheggi (+10,6%) riguarda invece indistintamente tutte le categorie di cittadini.
Candidi, Parente, Trovati
u pagine 2 e 3

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