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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2011 alle ore 18:29.

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La cooperazione tra il Consiglio nazionale transitorio (Cnt) libico e Italia e Francia va oltre la richiesta di fornire armi ai ribelli, e Roma e Parigi «hanno detto sì all'invio di addestratori sul campo». Lo ha affermato oggi il capo del Cnt, Mustafa Abdel Jalil ringraziando l'Italia «Non dimenticheremo mai il suo aiuto».

«La nostra cooperazione con l'Italia e la Francia è andata oltre questo - ha risposto Jalil ad una domanda sull'annunciata fornitura di armi ai ribelli -. Abbiamo discusso del fornire aiuto sul terreno, garantendo assistenza tecnica».

«Abbiamo chiesto addestratori per aiutare sul campo i rivoluzionari. Hanno detto sì, ma fino ad oggi non è arrivato ancora nessuno», ha precisato Jalil, atteso martedì prossimo a Roma, dove incontrerà il premier Silvio Berlusconi.

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