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Questo articolo è stato pubblicato il 19 aprile 2011 alle ore 16:31.

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I testimoni raccontano che i paramedici hanno cercato invano di salvare la vita di Pietro Ferrero, caduto a terra mentre si allenava in bicicletta lungo Victoria Road, vicino a Cape Town. Lo scrive il giornale sudafricano Cape Times, nel ricostruire l'accaduto.

La notizia dell'improvvisa morte, a 48 anni, del Ceo di Ferrero è ripresa dai media del mondo intero, sulla scia della fama dei prodotti del gruppo, la Nutella, i Ferrero Rocher, gli ovetti Kinder, i Tic Tac.

Il Cape Times è uno dei tanti giornali che mettono la notizia sulla homepage del sito internet. Secondo un portavoce della polizia, Fc van Wyk, Pietro Ferrero è caduto dalla bicicletta mentre pedalava lungo Victoria Road, nei pressi di Llandudno (un quartiere residenziale sulla costa atlantica della penisola di Città del Capo). "Un passante si è fermato e gli ha praticato la rianimazione cardiopolmonare. Quando è arrivata l'ambulanza, lo hanno dichiarato deceduto. Si pensa sia morto per attacco cardiaco".

I cronisti hanno sentito alcuni testimoni: "I paramedici hanno tentato invano di salvarlo" , "Alcuni automobilisti hanno parcheggiato le macchine in mezzo alla trafficata Victoria Road per riparare Ferrero e i soccorritori dai veicoli in transito". Un testimone ha descritto la scena come "bizzarra", poiché non c'era nessun cordone di polizia per isolare il luogo dell'incidente. "I paramedici e gli altri soccorritori allontanavano la gente". Una corsia era chiusa e il traffico da e per Camps Bay si è bloccato.
"Azienda scioccata dalla morte di Ferrero", titola il Cape Argus, riferendo del "profondo sgomento" dichiarato all'Afp da un portavoce del gruppo.
"Il capo di Ferrero Rocher muore in Sud Africa" scrive il Mail & Guardian.
Nei lanci d'agenzia pubblicati sui questi e altri siti si ricorda che il padre Michele Ferrero è l'uomo più ricco d'Italia secondo la classifica Forbes, davanti a Leonardo Del Vecchio e al premier Silvio Berlusconi. E si fa notare che l'impresa è posseduta interamente dalla famiglia ed è rimasta alla larga da takeover e dalla quotazione in Borsa. "L'anno scorso, tuttavia, mostrò interesse per la britannica Cadbury, che fu poi rilevata dalla Kraft".

Evocando la vicenda Cadbury, il Financial Times osserva che Pietro, che era Ceo insieme al fratello Giovanni dal 1997, era anche nel board di Mediobanca e "aveva condotto discussioni con la banca su una possibile offerta per Cadbury, ma il padre decise contro". Chi conosceva la questione "negava allora che ci fosse una spaccatura generazionale, come spesso accade nelle dinastie italiane".
Il Ft accenna anche al fatto che Ferrero stava valutando, il mese scorso, se acquisire una quota di Parmalat, nel tentativo di sventare il takeover del gruppo francese Lactalis con una "soluzione italiana".
Nelle cronache, non manca mai la storia della Nutella, inventata dal nonno Pietro, che nel 1942 fondò l'azienda. Racconta la Bbc: "A causa della guerra, la cioccolata era difficile da ottenere… Pietro Ferrero trovò una ricetta che combinava il cacao con le abbondanti nocciole locali. Quel miscuglio – la crema spalmabile Nutella – divenne "un successo internazionale". Una ricetta "segreta" sottolinea l'Independent, che oltre a evitare i problemi causati dalla scarsità di cibo durante la guerra aiutava a tagliare i costi.

Pietro Ferrero – ricorda il Guardian - era insieme al fratello l'erede di un impero costruito da una delle famiglie più ricche d'Italia. Era anche un "entusiasta della bici". "Il figlio di Ferrero muore in Sud Africa", titola il Times, che parla dell'impero "Ferrero Rocher". Il Daily Mail pubblica online le foto dei soccorsi.
Les Echos registra lo "stupore" provocato in Italia dalla morte di Pietro, "l'uomo forte del gigante dolciario italiano". Era amministratore delegato del gruppo, come il fratello, di un anno più giovane di lui. Il padre, Michele, 85 anni, è sempre il presidente. "Ma era Pietro – osserva Les Echos - che era considerato il vero capo operativo dell'impresa, non quotata in Borsa e rinomata per il suo gusto del segreto. Era lui che aveva pensato a lanciare un'offerta di acquisto sulla britannica Cadbury...Era ancora lui che, insieme al fratello, manovrava nelle ultime settimane per partecipare a un'alleanza italiana per difendere il gruppo agroalimentare Parmalat dall'offensiva del francese Lactalis".

"Il gigante dolciario italiano ha perso uno dei suoi eredi", scrive Le Monde, "Un patron di Ferrero è morto" è il flash Afp su Le Figaro. Molto citate le dichiarazioni del ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha sottolineato il contributo dell'imprenditore all'affermazione del "Made in Italy" nel mondo.
La notizia della sua scomparsa è pubblicata su molti media spagnoli, tra cui El Pais ed El Mundo, il quale - in un lancio Efe - nota che Pietro rappresentava la terza generazione alla guida del gruppo Ferrero.
Anche gli americani hanno un debole per la Nutella, arrivata negli Stati Uniti nel 1983, come ricorda il New York Times. In un servizio firmato sulla morte del "rampollo" del gruppo Ferrero, il Nyt ricorda che Pietro cominciò a lavorare per l'impresa di famiglia in Germania, quando aveva 21 anni. E accenna all'interesse mostrato per Cadbury, alla fine acquisita dalla multinazionale americana Kraft Foods.

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