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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2011 alle ore 20:52.

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Il Csm e la Cassazione aprono un'indagine sull'arresto di Massimo Ciancimino (Ansa)Il Csm e la Cassazione aprono un'indagine sull'arresto di Massimo Ciancimino (Ansa)

Sul caso Ciancimino si apre un'indagine del Csm e del procuratore generale della Cassazione, titolare dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati. Lo rende noto lo stesso Csm con un comunicato.
«Il Comitato di presidenza del Csm in data odierna - recita la nota - ha deliberato di investire la Prima commissione ed il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione per le valutazioni di rispettiva competenza in ordine alla vicenda del fermo del signor Massimo Ciancimino».
La Prima Commissione è quella che si occupa dei trasferimenti d'ufficio per incompatibilità dei magistrati.

Proprio oggi Ciancimino è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Palermo con l'accusa di detenzione di esplosivi, dopo aver ricevuto la relazione degli artificieri della polizia, che hanno confermato la estrema pericolosità dei 13 candelotti di dinamite e dei 21 detonatori fatti ritrovare nel giardino della sua abitazione del capoluogo siciliano, assieme a diversi metri di miccia, dallo stesso figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo. I pm procedono anche per minacce nei confronti di Ciancimino jr, che aveva sostenuto di avere ricevuto l'esplosivo a scopo intimidatorio. A Roma, nella sede della Dia, si è tenuto un vertice programmato da tempo fra le Procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze, ma che ha anche lo scopo di appianare le divergenze tra i magistrati di Caltanissetta e Palermo su Ciancimino. «I prossimi atti che riguardano le indagini su Massimo Ciancimino verranno compiuti congiuntamente dalle procure di Caltanissetta e Palermo - ha commentato al termine del vertice il Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso - Solo il prossimo interrogatorio, che riguarda il fermo di Ciancimino, verrà compiuto solo dai magistrati palermitani». Grasso ha spiegato che Ciancimino, attualmente, «ha solo la veste di imputato in quattro procedimenti: per calunnia dichiarativa, per calunnia documentale, per associazione mafiosa e per detenzione di esplosivi».

Ciancimino era stato arrestato a Parma dalla Dia lo scorso 21 aprile su ordine della procura palermitana con l'accusa di avere calunniato l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. Ciancimino aveva negato di avere falsificato il foglio col nome di De Gennaro, rivelando che nella sua casa di Palermo c'era dell'esplosivo di cui non aveva mai parlato per non spaventare la famiglia e che la polizia ha trovato effettivamente in giardino. Il gip di Palermo aveva poi confermato l'arresto ordinando la custodia cautelare in carcere con l'accusa di calunnia aggravata nei confronti dell'ex capo della polizia.

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