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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2011 alle ore 14:56.

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Il rifugio di Osama Bin Laden nella località pakistana di Abbottabad fotografato dalle Forze Speciali Usa (Afp)Il rifugio di Osama Bin Laden nella località pakistana di Abbottabad fotografato dalle Forze Speciali Usa (Afp)

«Se volete rivivere l'atmosfera dell'antico governatorato britannico, questo è il posto giusto», si legge nel sito dell'agenzia di viaggi Ghandhara Trails, che organizza itinerari personalizzati, safari e trekking culturali in Pakistan. D'altra parte la città di Abbottabad, nella regione di Hazara, 50 km a nord est di Islamabad, non prende il suo nome da un eroe locale, ma dall'ufficiale John Abbott, che la regina Vittoria spedì fra quelle alte montagne a governare la nuova zona dell'impero britannico fra 1849 e 1853. Un esilio sofferto? Non proprio, visto che Abbott poco prima di andar via dedicò anche un poema alla sua città d'adozione: il titolo era proprio "Abbottabad".

Fra colline verdi di pini, chalet in stile coloniale, chiesette neogotiche e giardini curatissimi come se fossero ancora del re, Abbottabad oggi ha 120mila abitanti e non possiede esattamente l'aspetto di un covo privo di confort per latitanti del terrorismo internazionale. Siamo sempre a 1225 metri d'altezza, e al posto dei caprioli ad attraversare i tornanti sono le scimmie, ma quella di Abbottabad è una montagna ingentilita dal turismo di famiglie benestanti e sposini in cerca di posti panoramici e romantici. Non ci sono quei paesaggi pietrosi e rossastri che siamo abituati ad associare alla caccia a Bin Laden, ma boschi di pini e viali di platani che si potrebbero trovare in una ordinata e tranquilla cittadina alpina. O magari del Galles.

I britannici scelsero Abbottabad per il suo bel clima temperato (a giugno ci sono appena 32 gradi mentre in pianura il termometro schizza anche a 45), ma anche per la sua posizione strategica lungo la Via della Seta, e quando se ne andarono lo fecero lasciando un'eredità architettonica e culturale che si vede ancora oggi nei curati campi da polo e da golf. In verità vi lasciarono anche una solida eredità miliatre, tanto che ad Abbottabad c'è anche la scuola più antica per gli ufficiali dell'esercito, oltre alla sede dei corpi medici e della scuola di musica militare, il che rende frequente imbattersi in plotoni in marcia o a suonare cornamuse. Per i viali alberati di Abbottabad, però, si aggirano anche flotte di studenti dei prestigiosi istituti universitari della città, che vanta anche uno dei più alti tassi di istruzione in un Paese dove la metà dei bambini in età scolare non sa neppure leggere.

Per fare una vacanza in questa specie di paradiso a due passi dall'Himalaya, i pakistani hanno a disposizione un'interessante varietà e quantità di alberghi, dagli Inn con piscina in giardino ai cottage familiari (nelle suite dell'Horizon Guest House si dorme con 60 dollari) fino al nuovo e maestoso Pearl Continental, cinque stelle da 75 dollari in doppia superior, suite presidenziale e nightclub. "A forma di grotta", si dice, particolare che la rende l'unico luogo capace di evocare gli impervi rifugi di Bin Laden. Che qui viveva in un'atmosfera da caccia alla volpe in una villa da un milione di dollari.

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