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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2011 alle ore 11:31.

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A Roma in 150mila alla messa che conclude le celebrazioni per papa Wojtyla. Nella foto un'immaginetta di Papa Giovanni Paolo II stratta tra nelle mani di una fedele durante la messa di chiusura delle celebrazioni di beatificazione (AFP Photo)A Roma in 150mila alla messa che conclude le celebrazioni per papa Wojtyla. Nella foto un'immaginetta di Papa Giovanni Paolo II stratta tra nelle mani di una fedele durante la messa di chiusura delle celebrazioni di beatificazione (AFP Photo)

Dopo la cerimonia di beatificazione di ieri, oggi circa 150mila fedeli sono tornati a piazza San Pietro e piazza Pio XII per la messa di ringraziamento celebrata dal cardinale Tarcisio Bertone, che concluderà la straordinaria tre giorni dedicata a Giovanni Paolo II.

«Giovanni Paolo II era un autentico difensore della dignità di ogni essere umano e non mero combattente per ideologie politico-sociali», ha detto nell'omelia il cardinale Tarcisio Bertone. «Per Lui - ha aggiunto il segretario di Stato davanti ai fedeli in piazza San Pietro - ogni donna, ogni uomo, era una figlia, un figlio di Dio, indipendentemente dalla razza, dal colore della pelle, dalla provenienza geografica e culturale, e persino dal credo religioso. Il suo rapporto con ogni persona è sintetizzato in quella stupenda frase che scrisse: "L'altro mi appartiene"».
Il segretario di Stato ha «ringraziato il Signore per averci dato un Pastore», «un papa che ha saputo dare alla Chiesa cattolica non solo una proiezione universale e una autorità morale a livello mondiale mai prima conosciute, ma anche, specialmente con la celebrazione del Grande Giubileo del Duemila, una visione più spirituale, più biblica, più centrata sulla parola di Dio»; «un Santo, un uomo vero e vivo».

L'omaggio dei fedeli al feretro di papa Wojtyla nella basilica di San Pietro è continuato fino alle tre di questa notte: secondo le stime della Gendarmeria Vaticana, sarebbero state circa 250mila le persone a rendere omaggio al nuovo beato. La basilica riaprirà nuovamente al termine della messa di ringraziamento. Alle 17.30 verrà recitato l'ultimo rosario davanti alle reliquie, poi la basilica verrà nuovamente chiusa e, in serata, con una cerimonia privata, le spoglie verranno riposte nella
cappella di S.Sebastiano.

Le tre giornate sono costate a Roma 4,6 milioni, Alemanno chiederà un aiuto al Governo
«L'impegno finanziario di Roma Capitale tutto compreso, escludendo il contributo dell'Opera Romana Pellegrinaggi, è di circa 4,6 milioni di euro. Oggi stesso invierò una lettera al sottosegretario Letta affinché il governo ci dia una mano a supportare il peso straordinario della giornata di ieri». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Se la beatificazione di Wojtyla - aggiunge - fosse stata considerata un grande evento, queste spese sarebbero state quasi tutte a carico dello Stato. Ci aspettiamo un aiuto, anche perchè il bilancio del Campidoglio sta affrontando tagli dallo Stato, e prima il governo interviene meglio è».
Alemanno ha quindi fornito le cifre economiche dell'evento: 3,325 milioni di euro per i servizi essenziali di cui 370 mila euro rimborsati dall'Opera Romana Pellegrinaggi, per un costo a carico del comune di circa 2,6 milioni di euro. L'accoglienza è costata invece quasi 2 milioni di euro. La giornata è dunque costata al comune di Roma circa 4,6 milioni di euro.

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