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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2011 alle ore 17:36.

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Stefano Fantoni (Imago)Stefano Fantoni (Imago)

Il fisico Stefano Fantoni è stato eletto presidente dell'Anvur, l'Agenzia per la valutazione di università e ricerca. La nomina è arrivata all'unanimità dal consiglio direttivo dell'Anvur, riunitosi oggi. Fantoni, autorità scientifica a livello mondiale nel campo della Fisica nucleare, è stato direttore della Scuola superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste dal 2004 al 2010. L'elezione, ha commentato Fantoni, «è stata per me molto gratificante, perchè si tratta di coordinare un gruppo di straordinario livello».

Quanto ai primi impegni della nuova Agenzia di valutazione, «dovremo innanzitutto occuparci - ha sottolineato Fantoni - della struttura stessa dell'Anvur, che va costruita, trattandosi di una struttura nascente. Questo è un impegno prioritario».

Sui precari, aprire subito un tavolo col Governo
Sul fronte scuola invece tiene banco la questione precari. In attesa della formalizzazione delle nuove norme nel decreto Sviluppo che aprono le porte a un piano triennale di assunzioni, a Roma Cisl, Uil, Snals-Confsal, e Gilda hanno incalzato il governo ad aprire subito un tavolo unitario per le immissioni in ruolo su tutti i posti liberi e disponibili. Che, al netto di tagli e pensionamenti, sarebbero circa 65mila unità, tra docenti e Ata. «Vogliamo che siano assunti entro l'estate», sottolineano in coro i leader di Cisl e Uil, Luigi Angeletti e Pietro Bonanni. Rincara la dose il numero uno dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi: «è un vergogna andare avanti con supplenti, precari, su posti disponibili».

Scendendo nel dettaglio, il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima ha evidenziato come le stabilizzazioni richieste dai sindacati siano una «risposta doverosa» dell'Esecutivo dopo la stagione di tagli che ha subito la scuola pubblica negli ultimi tre anni. D'accordo il leader della Gilda, Rino Di Meglio, che ha evidenziato però come l'operazione abbia dei costi «in termini di ricostruzione di carriera».

Crediamo tuttavia, ha concluso il numero uno della Uil Scuola, Massimo Di Menna, che le economie «derivanti dai pensionamenti e dal minor costo del personale neo-immesso in ruolo» possano essere utilizzate per stabilizzare docenti e Ata.

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