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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2011 alle ore 06:45.

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ROMA
Il premier Silvio Berlusconi torna a parlare della vicenda Parmalat nel giorno in cui è convocato il cda della società per discutere del prezzo dell'Opa di Lactalis. Poco prima l'inizio del board, alcune fonti presenti ad una riunione di maggioranza a palazzo Chigi parlano con le agenzie di stampa. E riportano che il premier ha raccontato loro che secondo il presidente della Consob l'Opa di Lactalis era corretta e che pertanto non si poteva fare altrimenti. Aggiungendo che, comunque, dagli italiani non era giunta nessuna offerta. Le dichiarazioni sono state subito lette come una forma di pressione sull'imminente cda di Parmalat e sulla Consob, la cui verifica sul prospetto per l'Opa su Parmalat depositato da Lactalis è tuttora in corso. Tanto che palazzo Chigi è dovuto correre ai ripari, diffondendo una nota in cui si precisa che «il premier Berlusconi ha ricordato stamani che si è trattato di un'operazione in regola con le norme del mercato» e a chi gli poneva ulteriori domande ha risposto: «Per le informazioni vi dovete rivolgere alla Consob».
L'Autorità guidata da Giuseppe Vegas continua a tenere puntati i fari su Lactalis: nei giorni scorsi sono state trasmesse le informazioni che la Consob aveva richiesto a Sofil(che ha il 60% di Lactalis), ai sensi dell'articolo 115 del Tuf sulla verifica della correttezza delle informazioni fornite ai mercati, prima della presentazione del prospetto dell'Opa, depositato il 29 aprile. Si tratta di documenti che illustrano la situazione finanziaria e le grandezze economico-patrimoniali della società scalatrice al 31 dicembre 2010, la struttura del finanziamento dell'offerta di acquisto e la presenza di eventuali covenant bancari, le ricadute occupazionali dell'acquisizione nel mercato italiano e anche una serie di informazioni a carattere fiscale. La novità che emerge è che Lactalis sarà chiamata a integrare il prospetto informativo con questi approfondimenti chiesti dall'authority, per cui quando il documento sarà reso pubblico si alzerà finalmente un velo anche sulla solidità finanziaria di Lactalis. Da un primo vaglio delle informazioni e della bozza di prospetto, la Consob ha riscontrato che i dati forniti sono esaurienti e il quadro fornito dai francesi è ampio e approfondito. Nei giorni scorsi, d'altro canto, Giuseppe Vegas, aveva dichiarato che la vigilanza sull'operato di Lactalis sarebbe stata massima, assicurando però che l'esame del prospetto sarebbe probabilmente durato meno dei 15 giorni previsti dalla legge. La Consob sta continuando a scandagliare anche le modalità delle acquisizioni fatte da Lactalis per arrivare al 29% di Parmalat: improbabile però che emergano risvolti tali da trasformare l'Opa da volontaria a obbligatoria e quindi far scattare la regola che imporrebbe a Lactalis di portare il prezzo dell'offerta al prezzo massimo pagato ai fondi per rilevare le loro quote del gruppo di Collecchio.
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