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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2011 alle ore 06:36.

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Si amplia il pacchetto scuola e università del decreto sviluppo. Accanto al piano di assunzioni triennale per i docenti precari l'articolo 9 del Dl che sarà oggi sul tavolo di palazzo Chigi prevede la nascita della Fondazione per il merito. Che avrà il compito di governare l'omonimo fondo previsto dalla riforma Gelmini degli atenei.

A farne parte dall'inizio saranno i ministeri dell'Istruzione e dell'Economia. A cui potranno aggiungersi in un secondo momento gli altri enti pubblici e privati nelle forme e nei modi previsti da un futuro decreto a firma congiunta Mef e Miur. Sarà questo provvedimento successivo a fissare il contributo richiesto agli studenti per partecipare alle prove d'accesso al fondo per il merito. Oltre ad allacciare rapporti con analoghi organismi stranieri e accedere a programmi finanziati con le risorse Ue, la Fondazione dovrà disciplinare sia le modalità di erogazione dei premi e dei buoni studio introdotti dalla legge 240 del 2010 sia la quota degli stessi da restituire al termine degli studi. Il suo patrimonio sarà costituito dal fondo per il merito e dai contributi dei dicasteri fondatori e dello Stato. Lo stesso ente potrà poi ottenere in comodato gratuito i beni immobili rientranti nel demanio o nel patrimonio statale disponibile o indisponibile.

Per la scuola vengono confermati il piano di assunzioni 2011-2013 che andrà coprire i posti vacanti (65mila tra docenti e personale Ata ma nel Dl non c'è alcuna cifra, ndr) e l'esonero del comparto dall'ambito di applicazione sulla direttiva europea che fissa in tre anni il tetto per i contratti di lavoro a tempo determinato (si veda il Sole 24 Ore di venerdì scorso).

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