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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2011 alle ore 13:46.
Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, non percepirà lo stipendio fino al termine della crisi alla centrale nucleare di Fukushima, danneggiate dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo scorso. «Continuerò a ricevere il mio stipendio di parlamentare, ma non quello di primo ministro né i premi», ha spiegato il capo del governo alla stampa che si era già distinto comepersonaggio eccentrico. «Seguendo l'esempio della compagnia Tokyo Electric Power (Tepco), il governo ha una grande responsabilità in questa crisi», ha aggiunto.
L'incidente nella centrale nucleare di Fukushima, nel nord-est del Paese, ha portato a fughe radioattive, al divieto per 85.000 persone di tornare a vivere nell'area attorno al sito e al blocco della vendita dei prodotti alimentari della regione. In precedenza, i dirigenti della compagnia di elettricità incaricata dell'impianto nucleare, Tepco, hanno annunciato di essersi tagliati completamente lo stipendio. La compagnia spera di riportare in sicurezza l'impianto entro gennaio 2012.
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