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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2011 alle ore 14:35.

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Il ministro delle Finanze Giulio Tremonti è al centro di una "battaglia per la leadership", una battaglia politica che "potrebbe determinare il futuro della coalizione di centro destra in un'era post-Berlusconi".

Nel tentativo di capire cosa succede in Italia, il Financial Times punta l'attenzione su Tremonti, che prima viene "azzannato" dai media di Silvio Berlusconi e poi indicato dallo stesso premier come suo probabile successore.
La questione della successione è stata messa sul tavolo da Berlusconi, che per due volte nelle ultime settimane – precisa il Ft - ha detto che potrebbe non ricandidarsi alle prossime elezioni, nel 2013, "se sopravviverà per i cinque anni del mandato", oppure "prima, se la sua coalizione perderà la sua esigua maggioranza".
Tremonti, "una delle figure più abrasive" del governo, così "si è trovato" al centro di una battaglia sul post-Berlusconi. E' il "favorito dei bookmaker" per succedere a Berlusconi, nota il corrispondente del Ft, Guy Dinmore. E' anche il "prediletto" di Bruxelles e dei mercati finanziari per avere "rigorosamente tagliato il deficit" portandolo a un livello più basso di quello della Francia. Ma proprio a causa della sua politica d'austerità, altri ministri temono di perdere voti.

Il quotidiano britannico ricorda gli attacchi del ministro alla Cultura Giancarlo Galan ("Con Tremonti perderemo le elezioni"), che rifletterebbe l'opinione di molti italiani "che non credono alle assicurazioni del governo" sul fatto che la crisi sia ormai alle spalle. Il Ft accenna alle voci di un'imminente manovra-bis: fonti dell'amministrazione, "in privato" – scrive - dicono che Tremonti potrebbe avere bisogno di fare "ulteriori grossi tagli" quest'anno per mantenere in carreggiata il programma di riduzione del deficit.
I commenti di Galan, rilasciati in un'intervista a Il Giornale, "hanno fatto infuriare Tremonti", che lo stesso giorno ha chiesto e ottenuto l'avallo pubblico di Berlusconi ai tagli di spesa.

In un clima di litigiosità tra i ministri, la coalizione di Berlusconi ha ricevuto "un altro colpo" – osserva il Ft - quando La Lega Nord ha attaccato la sua decisione di impegnare l'Italia negli attacchi aerei della Nato contro la Libia.
Tremonti – prosegue il quotidiano - è il ministro ritenuto più vicino a Umberto Bossi e, secondo alcuni commentatori, indicando il ministro delle Finanze come suo successore, il premier avrebbe voluto dare un "contentino" a Bossi. L'intenzione di Berlusconi – dicono altri – era di fugare l'immagine di un governo diviso alla vigilia delle elezioni amministrative.

Il Financial Times riferisce anche l'interpretazione de Il Giornale, secondo il quale Berlusconi sta adottando la più classica tattica del "divide et impera" e dimostrare che solo lui può impedire al partito di frantumarsi in mille pezzi. "In tal modo, Berlusconi potrebbe puntare a restare al potere al di là del 2013".

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