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Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2011 alle ore 06:37.

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MILANO
È una questione di interpretazione di numeri e di flussi informatici. La prova del nove per Sistri (sistema di tracciamento digitale dei rifiuti), cioè il click day promosso ieri dalle associazioni imprenditoriali, produce un risultato certo (il 30% di accessi non riusciti in 19 ore di stress test) e conclusioni opposte. Per il Ministero si tratta di una radiografia confortante, e da qui al 1° giugno – data di entrata in vigore del tracciamento digitale, con relative pesantissime sanzioni – ci sarà tempo e modo per perfezionare il perfezionabile. Le associazioni imprenditoriali e cooperative promotrici del test (Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane: Confcooperative, Legacoop, Agci) esprimono invece in un comunicato congiunto «forte preoccupazione per l'esito totalmente negativo del click day sul Sistri». Alla luce dei dati, secondo le organizzazioni, «risulta con evidenza che la grande maggioranza degli operatori ha registrato rilevanti malfunzionamenti e che il sistema informatico predisposto per il servizio ha mostrato gravi carenze». Quanto basta alle organizzazioni firmatarie per chiedere «con urgenza la sospensione dell'entrata in vigore del Sistri e un ripensamento dell'intero sistema». Palla destinata al passare al ministro Stefania Prestigiacomo, quindi, che pure ha da tempo escluso la possibilità di un nuovo slittamento.
Tra le centinaia di proteste, arrivate anche alla redazione, c'è un campionario di tentativi non andati in porto, con la frustrazione di chi non è riuscito nemmeno a ricevere assistenza, e l'angoscia che tutto questo, tra tre settimane, rischia di costare un drammatico allungamento dei tempi di lavoro aziendali, ovvero multe salate e pericoli di stop ai mezzi. Emblematico il caso raccontato da un'azienda milanese, che in un lungo report racconta come «l'unica fascia oraria di funzionalità con accesso a Sistri è stata fra le 8.00 e le 8.50; si è potuto accedere al sistema ancora solo fra le 12.30 e le 13.30 circa; nel pomeriggio non è più stato possibile nemmeno l'accesso». Inoltre «nella selezione del trasportatore il sistema chiede di inserire a mano gli estremi dell'autorizzazione. Non c'è alcuna connessione con l'Albo Gestori, si è dovuto fare una verifica manuale sul cartaceo, chiedendo conferma al vettore». In definitiva «l'azienda non ha potuto garantire nemmeno l'operatività minima, solo grazie al preavviso e alla collaborazione di tutti gli attori non sono scattate le penali e i costi aggiuntivi previsti nelle offerte e nei contratti di smaltimento». E ieri, almeno, non c'erano ancora le multe che il Sistri porterà in dote a giungo.
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IL REPORT

121.991
Collegamenti
Dalle 24 di mercoledì alle 19 di ieri si sono collegate al sito di Sistri 65.985 imprese (con una media di quasi 2 collegamenti per azienda)
37.495
Accessi non riusciti
Diciottomila imprese non sono riuscite a collegarsi (media di due tentativi). 4.367 utenti hanno inserito 23.278 password o pin errati
11.319
Software non aggiornati
Oltre 11mila imprese sono state respinte da Sistri per mancato aggiornamento del software, eseguito poi in automatico
2.314
Disallineamento dati
Nel 2% dei casi il sistema ha bloccato la procedura per mancata corrispondenza tra i dati del registro imprese e quelli di Sistri

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