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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2011 alle ore 16:00.

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La fine dell'ultimo "regno" comunista (eletto democraticamente)La fine dell'ultimo "regno" comunista (eletto democraticamente)

La storia del comunismo deve aggiungere una nuova data, quella di oggi, alle sue sconfitte. Esce di scena il governo comunista, eletto democraticamente, rimasto al potere più a lungo al mondo, 34 anni. È il verdetto delle elezioni locali nel Bengala occidentale: qui e negli quattro stati indiani in cui si è votato il Congress Party di Sonia Gandhi registra un bilancio misto di vittorie e sconfitte. E una serie di avvertimenti che condizioneranno la sua agenda a livello federale.

A Kolkata, Calcutta, è stato un trionfo per Mamata "Didi" Banerjee, alleata del Congresso, la donna che ha sconfitto il Partito comunista marxista con i suoi slogan populisti, approfittando della crisi economica e della rabbia dei contadini: si sono sentiti traditi dal "loro" chief minister, il comunista riformatore Buddhadeb Battacharjee, quando nel 2008 approvò una confisca di terre per fare spazio a Tata Motors, interessata a costruire uno stabilimento in Bengala. Battacharjee ha dato le dimissioni prima ancora della conclusione del conteggio dei voti: e a Delhi il Governo centrale di Manmohan Singh dovrà fare i conti con un'alleata fortissima a livello regionale, Mamata, galvanizzata dal successo elettorale. E contraria alla riforma del Land Acquisition Act: la modifica della legge che regola la confisca delle terre per darle all'industria è uno dei nodi su cui si sono bloccati diversi progetti industriali e infrastrutture, come la costruzione dell'autostrada tra Delhi e il Taj Mahal.

Un'altra lezione per il Governo centrale viene dal Sud, dallo stato del Tamil Nadu dove l'importante alleato del Congresso, il Dravida Munnetra Kazhagam, è uscito pesantemente sconfitto. Bocciato dagli elettori per il legame tra alcuni rappresentanti del partito e gli scandali per corruzione esplosi in questi mesi. Primo tra tutti quello legato alle telecomunicazioni, la vendita sottocosto delle licenze telefoniche di seconda generazione che ha portato in carcere l'ex ministro Andimuthu Raja, parlamentare del Dmk. In Tamil Nadu il Dmk vince soltanto un sesto dei seggi del rivale, l'All India Anna Dravida Munnetra Kazhagam.

Il Congresso ha perso anche nel minuscolo Pondicherry, ex colonia francese. Ma registra altre due vittorie nell'Assam, India nord-orientale, e in Kerala, l'altro stato governato dai comunisti. Bilancio misto, appunto, ma certamente negativo per il secondo grande partito di opposizione indiano, il Bharatiya Janata Party: dove il Congresso perde non vincono i nazionalisti, ma i partiti regionali.

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