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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2011 alle ore 18:44.

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Il caso che più fa discutere (sul piano politico e non) è quello di Silvio Berlusconi, che dalle 52.000 preferenze del 2006 passa a 27.972. Ma c'è anche Riccardo De Corato che nel centrodestra cede il passo (con 5.786 preferenze) come secondo eletto al leghista Matteo Salvini, arrivato a 8.913 voti. Il Carroccio punta tutto su Salvini vicesindaco, basti pensare che - dopo di lui - chi ottiene maggior consenso nella Lega è Massimiliano Bastoni con 602 preferenze. Nella lista Pdl Roberto Lassini, autore dei manifesti anti pm, ottiene 872 preferenze.

Il più votato in assoluto dopo Silvio Berlusconi è però Stefano Boeri. Il candidato sindaco mancato del Pd, battuto alle primarie del centrosinistra da Giuliano Pisapia arriva a 12.861, staccando parecchio Pier Francesco Maran che tra i democratici, con 3.530 voti, è secondo in termini di preferenze. Per Carlo Monguzzi ci sono 3.160 voti, 2.721 per il capogruppo uscente a Palazzo Marino Pier Francesco Majorino e 943 per Maria Grazia Guida, direttore della Casa della Carità.

Abbastanza deludenti le performance dei vip.
La più nota, la cantante Ornella Vanoni che correva nella lista civica di Letizia Moratti prende solo 36 voti, va meglio per Armida Armellini con 111 preferenze, peggio per Fabiola De Clerq che raccoglie solo 7 voti. L'ideatrice dell'Oasi delle farfalle, Patricia Kieran è a 188 voti, ma nella stessa lista c'è pure Sergio Cau, leader del movimento 'Partito Iva' che per Letizia Moratti ha rinunciato alla sua candidatura come sindaco e che arriva a 21 voti soltanto. Va meglio per Mario Vigo, vicepresidente di Confagricoltura (198 voti). Magdi Cristian Allam, capolista di 'Io Amo Milano Io Amo L'italia', in appoggio alla Moratti raggiunge quota 1.128 voti.

Dall'altro lato, nel centrosinistra, candidato con Sel c'è Roberto Escobar, che arriva a 112 voti. Milly Moratti che guida la sua lista arriva invece a 1.678 voti, dietro di lei fa il pieno anche Luca Mangoni architetto e performer di Elio e le Storie Tese con 1069 preferenze, non va male nemmeno per Ada Carla Gigli, moglie di Gaetano Marchetti, con 158 voti. Sempre nella stessa lista Gabriele Mazzotta, ex presidente dell'Accademia di Brera trova 141 voti, Saturno Brioschi invece, fondatore di Zelig si ferma a 10 e l'architetto Jacopo Gardella a 3 soltanto.

Nella lista civica di Giuliano Pisapia sono tutti debuttanti. Tra loro c'è anche Francesco Mazza, autore di Striscia la notizia, figlio del dentista di Silvio Berlusconi che raccoglie 304 preferenze, ma la più votata è Anna Scavuzzo, cattolica e dirigente di Agesci (1.044 voti). L'editore Giuseppe Anselmi arriva a 185 voti, va peggio per Grazia Francolini di Aldai, l'Associazione dei dirigenti dell'industria (71 preferenze), mentre Mattia Granata della Lega delle Cooperative arriva a 263 preferenze. Cheikh Tidiane Gaye, dirigente bancario senegalese è, tra i tre italiani di altri mondi in lista, il più votato: lo hanno scelto in 138.

Nel Terzo polo fa il pieno Sara Giudice, nota alle cronache per essere "l'anti Minetti": con 1028 preferenze è la più votata di Fli, seguita da Barbara Ciabò (782 voti).

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