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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2011 alle ore 06:38.

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Adesso il quadro comincia ad essere più chiaro. Con i dati definitivi e soprattutto con i dati in valore assoluto si capisce finalmente cosa è effettivamente successo nelle recenti elezioni amministrative. In realtà la spiegazione più attendibile del successo del centrosinistra e della sconfitta del centrodestra sembra essere più semplice di quanto appariva inizialmente. Si chiama astensionismo. Come in altre occasioni nella storia elettorale della Seconda Repubblica l'esito è dipeso non tanto dallo spostamento di voti da uno schieramento all'altro ma dal fatto che una parte degli elettori del centrodestra hanno deciso di non recarsi alle urne mentre non ci sono state, o sono state poche le defezioni, tra gli elettori del centrosinistra. È questo che viene fuori dall'analisi dei dati delle otto province in cui si è votato sia in questa tornata amministrativa che nelle regionali dell'anno scorso. Sono solo 8 province ma il dato è molto omogeneo.
In pagina sono riportati i risultati aggregati per partito e per coalizione in queste otto province (si vedano i grafici). Nell'interpretazione di questi dati va tenuto presente che l'insieme comprende sette province del Centro-Nord e solo una del Sud. Come si vede il risultato più rilevante è l'arretramento del centrodestra. A livello di coalizione la perdita è di circa 11 punti percentuali, dal 54,4% del 2010 al 43,7% di oggi. Nel 2010 avevano votato per i partiti del centrodestra 918.867 elettori. Nel 2011 sono stati 655.796. La differenza è di oltre 250.000 elettori. Dove sono andati? Non a sinistra visto che questo schieramento, pur guadagnando in percentuale, perde circa 13.000 voti. La risposta più plausibile è che una parte siano andati verso l'astensione. Infatti sono circa 200.000 gli elettori che hanno votato per un partito nel 2010 ma non lo hanno fatto nel 2011 mentre un'altra parte siano andati verso la galassia delle liste, anche civiche, che ruotano intorno genericamente al terzo polo e che complessivamente hanno raccolto l'11,6% dei voti.
A livello di singoli partiti il quadro non cambia. Il Pdl ottiene solo il 17,9% contro il 26,6% che aveva nel 2010. Perde circa 180.000 voti. La Lega ne perde 130.000 passando dal 21,5% al 15,4%. Il Pd resta stabile in percentuale intorno al 24% ma perde circa 30.000 voti. L'Idv invece ne perde 40.000. A sinistra guadagnano la Sel che raddoppia i suoi voti da circa 25.000 a più di 57.000 e fa bene anche la Federazione della sinistra che mantiene i suoi consensi. Quanto al terzo polo è difficile stimare la reale consistenza delle singole liste che ne fanno parte perché solo in pochi casi corrono da sole mentre nella maggior parte dei comuni si presentano insieme o con liste civiche. Va da sè che queste otto province non sono un campione rappresentativo. Ma in attesa di avere dati aggregati per tutti i comuni in cui si è votato, anche questi risultati parziali servono a comprendere quello che è successo. Il centrosinistra non ha allargato la sua base elettorale ma, a differenza di altre occasioni, è riuscito a mobilitare tutti i suoi elettori. Berlusconi invece non è riuscito a fare la stessa cosa. Inoltre occorre aggiungere che i suoi elettori delusi questa volta non hanno scelto la Lega come sbocco delle loro delusioni. Anzi la Lega arretra pesantemente. Avevamo già fatto notare ieri che il Carroccio aveva perso sistematicamente in tutti i comuni capoluogo del Centro Nord. Adesso registriamo anche un calo generalizzato a livello di province.
La partita però non è finita. In diverse province e in molto comuni ci sarà il ballottaggio. Sarà interessante vedere come si comporteranno gli astenuti del centrodestra. Riuscirà Berlusconi a convincerli a tornare a votare? Oppure la delusione è tale che resteranno comunque a guardare pur sapendo che la loro astensione farà vincere la sinistra? Dalla risposta a queste domande dipende molto di più dell'esito dei ballottaggi.
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La mappa dei Comuni sopra i 15mila abitantiConfermato Centro-destra 15 I numeri Confermato Centro-sinistra 23 Strappato dal Centro-destra 6 Strappato dal Centro-sinistra 5 Ballottaggio vantaggio Cd 39 Ballottaggio vantaggio Cs 39
Il trend dei partiti e delle coalizioni
Nei grafici qui sotto sono stati aggregati i dati relativi alle percentuali di Pdl, Pd e Lega e delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra nelle otto province che sono andate al voto sia quest'anno sia alle regionali dell'anno scorso. Dall'andamento si nota il vistoso calo della coalizione di centrodestra e dei suoi partiti e la sostanziale tenuta di Pd e coalizione di centrosinistra

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