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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2011 alle ore 19:02.

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«Pur avendo votato contro il testo base della relatrice sull'omofobia, non ci stiamo a essere etichettati come coloro che non vogliono contrastare il fenomeno delle discriminazioni che riguardano gli omosessuali o i transessuali». È battagliera Carolina Lussana, l'esponente del Carroccio che motiva al Sole24ore.com il no leghista alla legge sull'omofobia con chiarezza: «per rimuovere una discriminazione si rischia di crearne un'altra», è la sua tesi.

Nel testo profili di incostituzionalità
Il testo della relatrice, sottolinea l'onorevole Lussana «presentava dei profili di non costituzionalità, già evidenziati dall'aula che aveva votato a favore di una questione pregiudiziale di costituzionalità perché con la finalità di rimuovere una dfiscriminazione agendo sulla norma penale in realtà rischiava di crearne delle altre». Per l'onorevole Lussana introdurre l'aggravante per chi commette reati in ragione dell'omofobia non risolve una serie di problemi. «E allora chi commette reati contro un anziano, o contro chi ha un pensiero politico o una fede calcistica diversa dalla propria o nei confronti del disabile. Secondo noi tutte queste questioni che violano l'articolo 3 non sono state risolte».

Contrastare l'omofobia con l'educazione
Allora la soluzione? Per l'onorevole Lussana bisogna «contrastare l'omofobia soprattutto educando, e quindi sotto il profilo culturale, con azioni positive che lo Stato, le Regioni e gli enti locali potrebbero porre in essere. Non agendo sul codice, perchè altrimenti bisognerebbe agire anche su altre fattispecie, onde evitare discriminazioni». Un'idea per la deputata leghista potrebbe essere «la pubblicazione della sentenza di condanna come già avviene per altri reati». La commissione domani si esprimerà sul precedente testo Soro (Pd). «Avevamo chiesto una ulteriore riflessione, perché sarebbe stato bene affrontare questi temi scevri da contrapposizioni politiche perchè questa è una questione di diritti civili». Per Lussana sii insiste con la stessa proposta «che non ha risolto le obiezioni che avevano portato l'aula a votare una pregiudiziale di costituzionalità. da questo punto di vista denunciamo l'ostinazione della relatrice a perseguire questa strada. Del resto la Lega è sempre stata coerente e la relatrice ce l'ha riconosciuto. Vedremo in aula cosa succederà».

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